Un barcone di migranti si è ribaltato al largo del porto libico di Zuara e 31 persone sono affogate. Come riporta Repubblica, in diverse operazioni sono stati salvati 1700 migranti. Il "traffico" si è fatto più intenso, favorito dalle buone condizioni meteo. Secondo i dati del Viminale al 23 maggio sono sbarcate in Italia 50.039 persone contro le 34.236 dello stesso periodo del 2016. L'incremento è del 46,16%.
In una serie di tweet, Chris Catrambone, dell'Organizzazione non governativa Moas (una di quelle finite al centro delle polemiche per i presunti rapporti con gli scafisti) racconta le drammatiche fasi del soccorso.
Il primo è delle 8,42 di questa mattina e documenta l'avvistamento di un barcone con circa 700 persone
Un altro mostra decine di persone in mare, molte con indosso i giubbotti di salvataggio.
I soccorritori cercano di farsi strada sottocoperta per liberare i migranti intrappolati prima che l'imbarcazione affondi. Intanto i primi corpi vengono portati sulla Phoenix
Anche un aereo spagnolo si unisce ai soccorsi e lancia un battello di salvataggio gonfiabile.
In una drammatica comunicazione radio uno dei soccorritori comunica che in mare non c'è più nessuno da salvare. "Sono tutti morti".
Listen:More bodies being reported by commercial vessels on radio nearby. pic.twitter.com/nKDjYKGswx— Chris Catrambone (@cpcatrambone) 24 maggio 2017
Una foto area del ricognitore del Moas mostra l'area del naufragio.