(AGI) - Roma, 19 lug. - Oggi Manfredi Borsellino ha visitato informa strettamente privata nelle prime ore del mattino ilGiardino della Memoria di Ciaculli e ha reso omaggio allevittime della strage di Palermo del 19 luglio 1992 in cuicaddero il padre, Paolo, e cinque agenti della polizia diStato. Erano presenti il presidente dell'Associazione nazionalemagistrati, Rodolfo Sabelli, il vice-presidente nazionaledell'Unione cronisti, Leone Zingales, il presidente dellasezione distrettuale di Palermo dell'associazione nazionalemagistrati, Matteo Frasca, il consigliere nazionale dell'Unci,Giuseppe Lo Bianco, il presidente del Gruppo sicilianodell'Unci, Andrea Tuttoilmondo e il tesoriere del Consigliodirettivo dell'Unci Sicilia Daniele Ditta. "Il Giardino dellaMemoria - ha detto Manfredi Borsellino - e' ormai uno deisimboli della legalita' e della vera lotta alla mafia dove,come e' noto, i cronisti e i magistrati spendono energie sane esaldi valori per allontanare da questa terra il cancro dellamafia. Questo luogo e' importante perche' teatro, al pari divia D'Amelio, di visite delle scolaresche che cosi' imparano anon disperdere la memoria". "Ricordo - ha proseguito ManfrediBorsellino - che il primo albero piantato in questo Giardino e'stato proprio quello dedicato a mio padre e agli agentitrucidati quel terribile giorno. In questo momento vorreispendere parole di elogio e di apprezzamento per quella gentecomune e quei bambini che anche quest' anno, sfidando il caldoe rinunciando ad una domenica al mare, si daranno appuntamentonel luogo della strage e li' dove mio padre e' nato, in piazzaMagione alla Kalsa". Il presidente del Senato Pietro Grasso si affida aFacebook: "Da quella terribile estate del 1992, ogni 19 lugliosento l'esigenza simbolica di raccogliere i pensieri chequotidianamente affollano la mia mente e lasciarli idealmenteriposare all'ombra dell'ulivo piantato dove furono uccisi PaoloBorsellino, Agostino Catalano, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli,Walter Eddie Cosina e Claudio Traina: il coraggio e laprofessionalita' dei miei ex colleghi, gli uomini e le donnedelle forze dell'ordine caduti, le vittime innocenti dellamafia, gli anni bui della Sicilia, i soprusi delle cosche, glierrori commessi, i successi conseguiti e, soprattutto, ildolore che sembra essere impermeabile al tempo". "Coltivare la memoria del nostro passato - sottolineaGrasso - ogni giorno, e' fondamentale perche' da essascaturiscono l'orgoglio e l'energia che servono per riscattarela dignita' del nostro Paese. Il 19 luglio 1992, conquell'esplosione che sembro' trascinare via ogni speranza, cicostringe ancora a riflettere, a valutare i risultati, arinnovare il nostro impegno per la legalita' e la nostra fedenella giustizia. Paolo Borsellino e' stato un grandissimo uomo,uno straordinario magistrato, un amico. Come tutti i maestri ciha lasciato un immenso patrimonio intellettuale, etico eprofessionale: ciascuno di noi, nessuno escluso, ha il dirittoe il dovere di trarre dal suo esempio una personaleispirazione, un insegnamento, una ragione per non abbandonarsiall'indifferenza". "Eroi per sempre". Con questo hashtag il ministrodell'Interno Angelino Alfano su twitter ricorda PaoloBorsellino e la sua scorta nel giorno dell'anniversario dellastrage di via d'Amelio, citando tutte le vittime di quelterribile 19 luglio 1992: oltre al giudice, i cinque agenti dfiscorta Emanuela Loi, Agostino Catalano, Vincenzo Li Muli,Walter Cosina e Claudio Traina. (AGI).