(AGI) - Trani, 16 giu. - Si sono avvalse della facolta' di nonrispondere le due suore arrestate il 10 giugno scorso per ilcrac della Casa Divina Provvidenza, l'ex psichiatrico con sedia Bisceglie, Foggia e Potenza. Per difendersi, la madresuperiora Marcella Cesa e suor Consolata Puzzello hannopreferito consegnare dei brevi memoriali al gip Rossella Volpee ai due magistrati della Procura, che oggi pomeriggio le hannointerrogate nella sede dell'ente a Bisceglie. La richiesta difar tenere l'interrogatorio presso la Casa Divina Provvidenza,anziche' in Tribunale, era stata avanzata in mattinata dailegali delle due suore, il parlamentare (Fi) Francesco PaoloSisto e Angelo Loizzi, in considerazione del cattivo stato disalute di suor Puzzello e per evitare clamori mediatici. Imagistrati della Procura esprimeranno il loro parere sullarichiesta di revoca dei domiciliari, dopo aver valutato quantodichiarato nei due memoriali. Le due suore rispondono diassociazione a delinquere finalizzata alla bancarottafraudolenta. La madre superiora, che e' stata rappresentantelegale dell'ente fino all'ottobre 2013, e' accusata anche diaver fatto assunzioni e pagato parcelle d'oro pagate aconsulenti anche in periodo di dissesto economico, poco primadell'ammissione della Casa Divina Provvidenzaall'amministrazione straordinaria. Nell'inchiesta sul crac sonostati disposti dieci arresti, dei quali tre in carcere e glialtri ai domiciliari. Uno di questi riguarda il senatoreAntonio Azzollini (Ncd), per il quale si deve esprimere lagiunta per le Immunita' che questa sera ha avviato i lavori egiovedi' sentira' il parlamentare. Sempre giovedi' siconcluderanno gli interrogatori di garanzia, quando sarannosentiti altri due indagati ai domiciliari: Angelo Belsito(amministratore di fatto dell'ente dal 2009) e la 28enne serbaAdrijana Vasiljevic (dipendente dell'ospedale di Foggia). .