(AGI) - Roma, 4 giu. - "Un asset di specifico peso" in senoall'organizzazione criminale denominata 'Mafia Capitale'. Cosi'Luca Gramazio consigliere regionale dimessosi lo scorsodicembre da Forza Italia viene definito dal gip FlaviaCostantini nell'ordinanza di custodia cautelare. Una crescita,politica e in pari tempo criminale - si legge nel provvedimentoriferito a Gramazio - "che fa da contrappunto al progressivoeclissarsi dall'orbita criminale dell'organizzazione diRiccardo Mancini, cosi' come evidenziato da Massimo Carminatinel corso di diverse conversazioni". Secondo gli investigatori del Ros, il ruolo di LucaGramazio "veniva esplicitato da Carminati gia' nel noto'manifesto programmatico', allorquando illustrava a RiccardoBrugia" (un suo collaboratore, ndr) come le funzioni diRiccardo Mancini, 'uomo di Alemanno', ormai coinvolto innumerose inchieste giudiziarie, nell'aggiudicazione dei lucrosiappalti pubblici in favore delle cooperative di Buzzi ('ce staa passa' i lavori buoni perche' funzioni questa cosa ...'),fossero state prese da un nuovo soggetto intraneoall'amministrazione comunale che insieme a Fabrizio Testa(manager, ndr) aveva il compito di 'prendere appalti' e farpassare 'le delibere'. Questi veniva identificato proprio inGramazio, all'epoca della conversazione capogruppo Pdl alComune di Roma ("mo' non decide piu' lui mo' de... ce l'ha?l'amico mio insieme a Fabrizio Testa... che sta al Comune...passa al Comune e poi... prendono appalti.. poi passano ledelibere...". (AGI).