Comunicato stampa Telecom Italia - Esaminata ed approvata dal consiglio di amministrazione la relazione finanziaria annuale al 31 dicembre 2014.
TELECOM ITALIA torna all'utile dopo 3 anni
- utile netto consolidato: pari a 1,350 miliardi di euro (negativo per 674 milioni di euro nel 2013)
- ebit di gruppo: 4,530 miliardi di euro (+67% rispetto ai 2,718 miliardi di euro nel 2013)
- proposta distribuzione dividendo per le azioni di risparmio di 2,75 euro cent per un ammontare totale di circa 166 milioni di euro
- assemblea degli azionisti convocata in data 20 maggio 2015
Recchi: "nel corso del 2014 telecom italia ha avviato con successo il processo che la sta portando a essere una public company, orientata alla creazione di valore per tutti gli stakeholder e a favorire lo sviluppo e la crescita dei paesi in cui operiamo. abbiamo l'ambizione di guidare la prossima generazione del progresso del nostro paese e il ritorno all'utile è per il nuovo consiglio motivo di grande soddisfazione".
Patuano: "i risultati del 2014 testimoniano che la scelta di investire sul nostro futuro si sta dimostrando vincente. anche l'andamento positivo del business dei primi mesi del 2015, in linea con gli obiettivi che ci eravamo prefissati, conferma che telecom italia è sulla giusta traiettoria e sta tornando al ruolo che le compete di operatore di primaria importanza nel settore delle telecomunicazioni".
Roma, 19 marzo 2015 - Il Consiglio di Amministrazione di Telecom Italia si è riunito oggi sotto la presidenza di Giuseppe Recchi per approvare il Bilancio consolidato del Gruppo Telecom Italia e il progetto di Bilancio separato di Telecom Italia S.p.A. al 31 dicembre 2014.
Risultati del gruppo TELECOM ITALIA
I ricavi dell'esercizio 2014 ammontano a 21.573 milioni di euro, in calo del 7,8% rispetto all'esercizio 2013 (23.407 milioni di euro). In termini di variazione organica, calcolata escludendo l'effetto della variazione dei tassi di cambio (-565 milioni di euro) e del perimetro di consolidamento (-39 milioni di euro), i ricavi consolidati sono in riduzione del 5,4% (-1.230 milioni di euro).
L'EBITDA dell'esercizio 2014 è pari a 8.786 milioni di euro e diminuisce, rispetto all'anno precedente, di 754 milioni di euro (-7,9%), con un'incidenza sui ricavi del 40,7% (40,8% nell'esercizio 2013). In termini organici l'EBITDA si riduce di 643 milioni di euro (-6,8%) rispetto all'anno precedente e l'incidenza sui ricavi diminuisce di 0,6 punti percentuali (40,7% nell'esercizio 2014 a fronte del 41,3% del 2013).
L'EBIT dell'esercizio 2014 è pari a 4.530 milioni di euro; nell'esercizio 2013 era invece pari a 2.718 milioni di euro e scontava l'impatto della svalutazione dell'Avviamento attribuito alla CGU Core Domestic per 2.187 milioni di euro. La variazione organica dell'EBIT è positiva per 1.843 milioni di euro; escludendo anche la citata svalutazione dell'Avviamento, sarebbe negativa per 344 milioni di euro.
L'utile netto consolidato è pari a 1.350 milioni di euro, negativo per 674 milioni di euro nell'esercizio 2013 a causa della già citata svalutazione dell'Avviamento. In assenza di tale svalutazione l'utile dell'esercizio 2014 risulterebbe in linea con quello dell'esercizio precedente.
Il flusso di cassa della gestione operativa è positivo per 3.174 milioni di euro (positivo per 4.803 milioni di euro nell'esercizio 2013).
L'indebitamento finanziario netto rettificato al 31 dicembre 2014 è pari a 26.651 milioni di euro, in diminuzione di 156 milioni di euro rispetto al 31 dicembre 2013 (26.807 milioni di euro). Nel quarto trimestre 2014 l'indebitamento finanziario netto rettificato è aumentato di 79 milioni di euro rispetto al 30 settembre 2014; in particolare, si evidenzia che al positivo flusso di cassa della gestione operativa si sono contrapposti, oltre agli esborsi fiscali dell'ultimo trimestre, i maggiori fabbisogni, pari a complessivi 0,9 miliardi di euro, derivanti dai pagamenti già avvenuti a fronte dell'acquisizione di licenze in Brasile e in Argentina. L'indebitamento finanziario netto contabile al 31 dicembre 2014 è pari a 28.021 milioni di euro (27.942 milioni di euro al 31 dicembre 2013).
Il margine di liquidità al 31 dicembre 2014 è pari a 13,1 miliardi di euro (13,6 miliardi di euro al 31 dicembre 2013), al netto di 0,1 miIiardi di euro relativi alle Discontinued Operations, ed è costituito da liquidità per 6,1 miliardi di euro (7,1 miliardi di euro al 31 dicembre 2013) e da linee di credito committed non utilizzate per un importo complessivo di 7 miliardi di euro (6,5 miliardi di euro al 31 dicembre 2013). Tale margine consente una copertura delle passività finanziarie di Gruppo in scadenza oltre i prossimi 24 mesi.
Il personale del Gruppo al 31 dicembre 2014, escludendo le 16.420 unità relative alle Discontinued Operations, è pari a 66.025 unità, di cui 52.882 in Italia (65.623 unità al 31 dicembre 2013, di cui 53.155 in Italia).
Evoluzione prevedibile della gestione per l'esercizio 2015
Il mercato delle telecomunicazioni continuerà a presentare anche nel 2015 un trend di flessione dei servizi tradizionali (accesso e voce), in parte compensato dallo sviluppo dei ricavi da servizi innovativi grazie alla crescente domanda di connettività e servizi digitali; si prevede che l'effetto combinato di questi fenomeni determini una ulteriore riduzione complessiva del mercato domestico, ma decisamente più contenuta rispetto a quella osservata negli scorsi esercizi, in particolare sul Mobile. In Brasile è prevista una crescita, seppur a tassi inferiori rispetto a quanto registrato negli anni precedenti, a causa della progressiva penetrazione e saturazione del mercato Mobile, del fenomeno di migrazione dai servizi tradizionali voce-sms ai servizi internet e dell'impatto di riduzione delle tariffe di terminazione mobile (MTR).
In tale contesto, il Gruppo Telecom Italia, come annunciato nel Piano 2015–2017, continuerà a difendere le proprie market share, a investire nello sviluppo delle infrastrutture, con una forte accelerazione degli investimenti verso le componenti innovative. In particolare le cinque aree di sviluppo delle tecnologie riguarderanno l'Ultrabroadband fisso con la fibra ottica, l'Ultrabroadband mobile, la realizzazione di nuovi Data Center a supporto dei servizi Cloud, le connessioni in fibra internazionali e il percorso di trasformazione dei processi industriali volti alla riduzione strutturale dei costi d'esercizio attraverso la semplificazione e l'ammodernamento delle infrastrutture.
L'obiettivo dell'accelerazione degli investimenti consiste nel creare le premesse per la stabilizzazione e la ripresa del fatturato basato sempre più sulla diffusione di servizi innovativi con contenuti digitali. Complessivamente gli investimenti del perimetro Domestic nell'orizzonte di piano ammonteranno a circa 10 miliardi di euro, di cui circa 5 miliardi dedicati esclusivamente alla componente innovativa (NGN, LTE, Cloud Computing, Data Center, Sparkle e Trasformazione) che, al 2017, permetteranno di raggiungere il 75% della popolazione con fibra ottica e oltre il 95% della popolazione con il 4G. In Brasile gli investimenti saliranno nel triennio di piano a 14 miliardi di reais (corrispondenti al cambio attuale a oltre 4 miliardi di euro) con un obiettivo entro il 2017 di estendere la copertura 4G a oltre 15.000 siti e quella 3G a oltre 14.000 siti.
In tale contesto, per l'esercizio in corso si prevede, in coerenza con le dinamiche descritte nel Piano triennale 2015 – 2017, un progressivo miglioramento della performance operativa sia sul mercato Domestico (con obiettivo di stabilizzazione dell'EBITDA nel 2016) sia in Brasile.