(AGI) - Avellino, 13 gen. - La procura della Repubblica diAvellino ha chiuso le indagini sull'incidente avvenuto il 31luglio 2013 lungo l'autostrada A16 Napoli-Canosa, nel qualepersero la vita una quarantina di persone. Gli avvisi diconclusione indagini sono stati inviati a 15 persone, indagatea vario titolo per omicidio colposo plurimo, disastro colposo,falso in atto pubblico. Tra i destinstari il titolare delladitta "Mondo Travel" Gennaro Lametta, che noleggio' il busprecipitato dal viadotto 'Acqualonga' e i vertici deiAutostrade Per l'Italia, oltre ai funzionari dellaMotorizzazione Civile di Napoli che falsificarono i certificatidi revisione del bus.L'amministratore delegato di Autostrade per l'Italia, GiovanniCastellucci, e' tra i destinatari dell' avviso di conclusionedell'indagine. Avviso anche per l'ex direttore generale dellasocieta', Riccardo Muollo. I vertici di Aspi sono entratinell'indagine condotta dalla procura irpina in una secondafase, assieme agli altri funzionari e dipendenti GiulioFornaci, Marco Perna, Gianni Marrone, Gianluca De Franceschi,Bruno Gerardi e Gianni Marrone. Le loro presunteresponsabilita' sono emerse in seguito alla perizia condottadagli ingegneri Alessandro Lima, Vittorio Giavotto, AndreaDemozzi e Lorenzo Caramma, nella quale venivano evidenziatelacune e negligenze nella manutezione del viadotto Acqualongadi Monteforte Irpino. In particolare, i periti sottolineano lacarenza nella manutenzione delle barriere in new jersey,incapaci di contenere l'urto del bus che trasportava unacomitiva di turisti. Nella stessa perizia sono stati mossi irilievi a carico del titolare dell'agenzia di viaggi, GennaroLametta, che avrebbe noleggiato un pullman assolutamenteinefficiente.La Procura di Avellino ha inoltre archiviato la posizione diCiro Lametta, autista del bus, deceduto nello schianto insiemead altre 40 persone. Inizialmente indagato assieme al fratello,titolare della ditta che organizzava tour, per omicidio colposoplurimo e disastro colposo nonostante fosse deceduto, per lui ipm coordinati dal capo dell'Ufficio Rosario Cantelmo hannodeciso di non procedere nei suoi confronti. Nel processo ireati a suo carico sarebbero stati poi dichiarati estinti. Gliinquirenti, in seguito alla perizia sullo stato del pullman edelle barriere, hanno accertato che nessuna responsabilita' eraimputabile a Ciro Lametta. E nessun credito avrebbero avuto ledichiarazioni del fratello Gennaro che ha cercato, dopol'arresto, di scaricare la responsabilita' della falsificazionedella revisione su di lui. .