(AGI) - Palermo, 28 ott. - Un patrimonio del valore stimato di450 milioni di euro, comprendente un villaggio turistico ediverse societa' immobiliari, e' stato sequestrato dalla Diaall'imprenditore Calcedonio Di Giovanni, 76 anni, di Monreale(Palermo). Il provvedimento e' stato emesso dalla sezioneMisure di prevenzione del Tribunale di Trapani, presieduta daPietro Grillo. Secondo gli inquirenti, l'attivita' di DiGiovanni sarebbe stata "indissolubilmente intrecciata con idestini delle famiglie mafiose di Mazara del Vallo", el'imprenditore sarebbe stato in contatto con Vito RobertoPalizzolo, il finanziere che si e' costruito una fortuna inSudafrica e che viene considerato uno dei piu' abiliriciclatori dei guadgani illeciti di Cosa Nostra. Cointeressenze tra i due vengono riferite in particolar modo alvillaggio turistico "Kartibubbo" di Campobello di Mazara, dovesi trovano 100 villette adesso sequestrate. Il resort erariconducibile a Palazzolo ma fu poi acquisito da Di DiGiovanni, che pero' in quel momento secondo l'accusa nondisponeva di capitali leciti tali da giustificarequell'operazione. Inoltre, sono emersi legami tral'imprenditore e Filippo Guttadauro, cognato del boss latitantedi Castelvetrano Matteo Messina Denaro, e con il commercialistaPino Mandalari, legato al capomafia corleonese Toto' Riina. Secondo la Dia, Di Giovanni avrebbe cercato di mettere isuoi beni al riparo da provvedimenti patrimoniali antimafia epercio' avrebbe creato a giugno in Inghilterra la societa'"Titano real estate limited" che gestisce villaggi turistici eha domicilio fiscale proprio a "Kartibubbo". Anche questasocieta' e' stata sequestrata assieme a varie altre, tra quai"Compagnia immobiliare del Titano", Il Cormorano, Fimmco,"Campobello park corporation, "Immobiliare La Mantide","Associazione orchidea club, "Selinunte country beach, alcunequote del "Selene residence" di Campobello di Mazara, della"Parco di Cusa vita e vacanze", e della "Dental house, Numidiasrl". Di Giovanni nei mesi scorsi aveva patteggiato unacondanna per truffa. L'imputazione si riferiva all'uso difinanziamenti pubblici erogati per la costruzione di villaggituristici. (AGI)