(AGI) - CdV, 30 ago. - "Il Vangelo secondo Matteo" nacquedall'amicizia di Pier Paolo Pasolini con don Giovanni Rossi,fondatore dell'associazione Pro Civitate Christiana e,paradossalmente, anche da un mancato incontro con GiovanniXXIII. Lo racconta il cardinale Loris Francesco Capovilla -gia' segretario particolare di Papa Roncalli - in unavideointervista realizzata da monsignor Dario Edoardo Vigano',direttore del Centro Televisivo Vaticano, che sara' proiettatadomani nel corso di un convegno dedicato al cinquantesimoanniversario del capolavoro dell'artista di Casarsa dallaMostra internazionale del Cinema di Venezia. Lo riferiscel'Osservatore Romano. Pasolini ebbe cosi' grande stima perGiovanni XXIII da dedicare il film alla sua memoria, ma il 4ottobre del 1962 preferi' non incontrarlo. Quel giorno era ad Assisi, ospite proprio della Cittadella,in occasione di un dibattito sul cinema. Avrebbe dovuto parlaredella sceneggiatura e delle riprese del suo "Accattone", ma nelpomeriggio si diffuse la voce che Roncalli, in visita a Loreto,aveva deciso a sorpresa di concludere la giornata ad Assisi.Subito le strade della citta' si riempirono di folla e ilconvegno venne sospeso per permettere a tutti di rendereomaggio al Papa. Don Rossi e gli altri sacerdoti chiesero aPasolini se volesse unirsi a loro, ma lui declino' l'invito epasso' il pomeriggio nella camera offertagli dall'associazioneumbra, leggendo il primo libro che gli capito' sotto mano, ilVangelo secondo Matteo. In ogni stanza della Cittadella c'eraun'edizione dei Vangeli che inizia proprio con il testo diLevi, l'esattore delle tasse diventato seguace di Gesu'. DonGiovanni Rossi e gli altri sacerdoti tornarono a tarda sera."Pier Paolo, spero che ti faccia piacere saperlo, quando ilPapa ci ha dato la sua benedizione abbiamo pensato a te", disseall'amico don Rossi al suo rientro in sede, dopo cena. "Grazie.In realta' oggi anch'io ho pensato a voi - rispose Pasolini -faro' un film sul Vangelo di Matteo. L'ho deciso dopo averletto, sdraiato sulla branda, il libretto che ho trovato sulcomodino. Pero' dovete aiutarmi, io non sono un credente. Esono anche marxista", " rispose il poeta di Casarsa. Non sitrattava di una frase di circostanza ma di una richiestasincera, spiega il cardinale Capovilla nella videointervista."Pasolini disse a don Andrea Carraro 'non voglio fare nulla chepossa offendere la vostra fede' e per questo ando' in TerraSanta. Accetto' tutte le osservazioni e i consigli dei biblistiche aveva consultato". (AGI) .