(AGI) - Roma, 4 ago. - "Non c'e' nessun pericolo in Italia perla diffusione del virus Ebola". Lo sottolinea il professor AldoMorrone, tra i medici italiani piu' esperti di malattietropicali e in particolare africane. Primario di Medicina delleMigrazioni dell'IFO San Gallicano di Roma e' stato l'ideatore,negli anni '80, del primo poliambulatorio italiano dedicatotanto a migranti quanto a italiani senza fissa dimora. Sullepaure italiane da Ebola Morrone ha parole chiare: "Il nostroPaese, gia' da dicembre 2013, durante la prima epidemiadocumentata di malattia da virus Ebola in Africa occidentale,ha attivato, in collaborazione con gli uffici dell'OMS,l'Organizzazione Mondiale della Sanita' e dell'ECDC, EuropeanCenter for Desease Control, il centro europeo di controllo perle malattie con sede a Stoccolma, la rete di sorveglianzainternazionale e di sentinella epidemiologica. E' stato fattoproprio per contrastare l'ipotetica diffusione di qualsiasivirus che potesse arrivare, Ebola compreso, sul nostroterritorio". "Anche se siamo in presenza di un'epidemia che hacolpito tre paesi, Guinea, Liberia e Sierra Leone - spiegaMorrone - non c'e' allo stato attuale nessun rischio chequalche individuo contagiato dal virus Ebola, possa raggiungerel'Italia senza che le autorita' sanitarie ne vengano aconoscenza. Non c'e' nessun possibile innesco di un focolaioepidemico." "Anche gli interventi della nostra Marina Militare- ricorda ancora l'esperto - impegnata nell'Operazione MareNostrum, sono realizzati da operatori sanitari che usanoDispositivi di protezione individuali (DPI) e lavorano incoordinamento con una rete di sorveglianza stabilita con imaggiori centri infettivologici italiani e con l'OMS. Insommaabbiamo ampie garanzie sulla sicurezza dei nostri cittadini."Per quanto riguarda la notizia di un vaccino che potrebbebattere Ebola che gli Stati Uniti stanno attualmentesperimentando con successo sugli animali Morrone, che ha dapoco inaugurato il terzo ospedale con medici italiani inEtiopia, nella difficile area di confine con l'Eritrea,sottolinea che rappresenta "Un'importante speranza in piu'. Nondimentichiamo che l'epidemia ha trovato, come sempre accade inquell'area africana, terreno fertile di diffusione per mancanzatotale di strutture sanitarie e centri di igiene pubblica. Varicordato che il virus Ebola ha caratteristiche particolari chene impediscono il contagio attraverso la respirazione, losternuto o il colpo di tosse. Per contagiarsi bisogna entrarein contatto con i liquidi biologici del malato, sangue, urine efeci, mentre le persone che avessero contratto il virus eancora non sono malate, i cosiddetti portatori sani, nonpossono a loro volta trasmettere l'infezione. E' un virusdifficile da esportare e infatti nessun caso di Ebola e' maistato importato in Europa, tanto meno in Italia". (AGI)