Casi come questi evidenziano la mancanza nei Paesi Ue di un'azione immediata di contrasto verso chi viola le norme di protezione dei marchi di qualita'
Le frodi nel settore agroalimentare continuano sempre piu' a crescere di numero. Soprattutto oltre il confine nazionale, il Made in Italy alimentare e' oramai un brand apprezzato e il simbolo di qualita' nel settore. Ma e' divenuto anche uno strumento per veicolare prodotti che nulla hanno a che fare con la produzione e tradizione enogastronomica italiana.
L'ultimo caso risulta il prosecco "on tap" in Inghilterra, ossia la vendita di pinte di prosecco alla spina, pratica commerciale ingannevole poiche' il prosecco e' marchio a denominazione di origine protetta (ossia DOC e DOCG), commerciabile solamente in bottiglia con sigillo di etichetta posto sul collo della stessa.
"Attraverso una serie di segnalazioni provenienti da italiani residenti in UK, siamo venuti a conoscenza del fenomeno, individuando una serie di aziende commerciali che rivendono ai locali della movida inglese materiale attuo alla spillatura del presunto prosecco - dichiarano Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale CODICI e Matteo Pennacchia Responsabile del settore agroalimentare CODICI -. Infatti, oltre ad esserci pratica commerciale ingannevole, c'e' il sospetto della contraffazione del prosecco, poiche' il vino spumante viene rivenduto solamente in bottiglia, come stabilito dal disciplinare. Successivamente aver ricevuto le segnalazioni, abbiamo inoltrato il materiale all'ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualita' e repressione frodi prodotti agro-alimentari) per avviare un'azione di controllo che coinvolga anche gli organi di controllo del settore".
"Il fenomeno - continuano - dimostra come nella stessa UE, la quale istituisce i marchi a denominazione o indicazione protetta (DOC, DOCG e IGP per i vini), non esiste un'azione immediata di contrasto verso quei paesi membri che violano le norme di mercato comunitarie che proteggono i marchi di qualita' alimentare, permettendo il protrarsi di pratiche commerciali ingannevoli a discapito dei consumatori comunitari. Ricordiamo che l'Italia e' leader riguardo i marchi DOP e IGP, e le aziende del settore continuano a risultare lese da tali fenomeni."
Codici invita i consumatori a inviare segnalazioni al seguente indirizzo mail: segreteria.sportello@codici.org
Roma, 9 gennaio 2015