I decessi per Clostridium Difficile sono raddoppiati in 10 anni

di lettura
(AGI) - Washington, 30 set. - Sono praticamente raddoppiatinegli Usa negli ultimi dieci anni i decessi causati dainfezione intestinale provocata da Clostridium Difficile (Cdi).Sono questi i dati contenuti in uno studio realizzato daricercatori dell'Universita' del Texas e pubblicatosull'American Journal of Infection Control. I ricercatori hannoanalizzato 10 anni di dati delle indagini di DimissioneOspedaliera Nazionale degli Stati Uniti (NHDS). Dal 2001 al2010, il tasso di Cdi tra gli adulti ospedalizzati e' salitodal 4,5 all'8,2 per mille. Diversi fattori possono avercontribuito all'aumento dell'incidenza Cdi negli ultimi anni",ha detto Kelly Reveles, autore principale dello studio."L'esposizione agli antibiotici rimane il fattore di rischiopiu' importante per la Cdi." Secondo i Centers for DiseaseControl and Prevention (Cdc), il C. difficile e' tra i piu'comuni batteri responsabili di causare infezioni nosocomialinegli Stati Uniti ed e' legato a 14.000 morti ogni anno.Ridurre l'uso di ad alto rischio di antibiotici ad ampiospettro del 30 per cento potrebbe abbassare i tassi diinfezione da Cdi del 26 per cento, stimano i Cdc. La CasaBianca ha recentemente annunciato un nuovo ordine esecutivo euna nuova Strategia Nazionale per la lotta contro batteriresistenti agli antibiotici, e ha sottolineato la necessita' diprogrammi di gestione per aiutare i medici a migliorare laprescrizione pratiche. Secondo l'Universita' del Texas, lamaggior parte dei pazienti era di sesso femminile (59 percento), bianco (86 per cento), e con piu' di 65 anni di eta'(70). "Il nostro studio ha trovato che il picco di incidenzadelle infezioni da Cdi si e' verificato nel 2008, con una lieveflessione fino al 2010", ha detto Reveles. "La stabilizzazionepuo' essere il risultato di un aumento dei programmi digestione degli antibiotici e migliori misure di controllo delleinfezioni, come l'uso di precauzioni di contatto, la pulizia ela disinfezione delle attrezzature e l'igiene delle mani".
Vai all'articolo…