OGGI IN ITALIA NEGATA GIUSTIZIA AI CITTADINI
Sciopero delle toghe: le immagini del corteo di ieri sono ancora impresse nella mente dell'opinione pubblica, tra cappi che stringono le mani per simboleggiare la morsa della giustizia e folle di avvocati che bloccavano il traffico del centro storico di Roma.
A prescindere dalla liceita' o meno dello stop delle udienze, di manifestazioni e cortei, Codici sostiene con forza le ragioni che hanno motivato lo sciopero. "Oggi i costi del sistema giudiziario sono diventati veramente proibitivi - commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici - E' molto triste dirlo, ma in Italia viene negata la giustizia ai cittadini".
Quando si parla di aumento dei costi della giustizia ci si riferisce all'aumento di costi per le spese di iscrizione a ruolo delle cause, alla previsione di un ulteriore pagamento per avere la motivazione della sentenza, la previsione di una responsabilita' solidale del legale per le cause che venissero qualificate come temerarie.
Il sistema giudiziario sembra sempre in movimento, ma all'orizzonte non si vedono grandi miglioramenti, soprattutto se si considera che negli ultimi sette anni si registra un allungamento della durata media dei procedimenti ordinari in primo e secondo grado: dai 5,7 anni del 2005 ai 7,4 del 2011. Ma lievitano anche i costi di accesso al "servizio Giustizia" che, basandosi sul parametro del contributo unificato, sono cresciuti tra il 2002 e il 2012 di oltre il 55% in primo grado, del 119% in appello e del 182% in Cassazione (Sole24Ore).
"Negli ultimi anni le riforme sono state continue, ma i risultati sono stati ben pochi. A farne le spese, in tutti i sensi, sono i cittadini, che si trovano di fronte una quantita' sempre maggiore di ostacoli e difficolta' - commenta Ivano Giacomelli, Segretario Nazionale del Codici - Oggi e' necessaria una rivoluzione del sistema attuale, che evidentemente presenta delle inefficienze molto gravi. Serve una giustizia piu' a portata dei cittadini, che riesca concretamente a tutelarli e difenderli".
21 febbraio 2014