(AGI) - Venezia, 28 ago. - Sandra Bullock, la vera protagonistadi Gravity di Cuaron (a un certo punto del film rimane da soladispersa nello spazio) descrive la sua partecipazione al filmcome "un'esperienza per la mente e il fisico". Noi la vediamofluttuare nello spazio ma per arrivare a quel risultato da unaparte ha dovuto recitare in solitaria in una macchina appositache elimina la gravita', dall'altra "mi sono dedicata -sottolinea - alla trasformazione del mio corpo, volevoeliminare tutto cio' che avevo di femminile, ma ne e' valsa lapena". Si notano infatti i suoi muscoli ben definiti...
"La danza e la musica mi hannoaiutato in questo - prosegue l'attrice americana - mi annoio afare ginnastica, cosi' sparavo la musica per un'ora e non mifermavo mai, mi sentivo una bambina di 3 anni. A proposito,anche mia figlia di 3 anni e' stata di aiuto: pesa parecchio -sorride - comunque se dovessi rinascere vorrei essereun'atleta. La musica mi ha anche permesso di raggiungere quelposto nella mia mente che serviva a Cuaron per il personaggio",una donna per la prima volta nello spazio che precedentementeha perso una figlia di 4 quattro anni in un incidente. E lapreparazione non e' finita qui, "ho parlato anche con alcuniastronauti nello spazio - rivela - ho fatto delle domandebizzarre su come il corpo reagisce all'assenza di gravita'. Gliastronauti sono persone normali che fanno cose straordinarie".(AGI)