Una 'botta e via' su un tavolo da biliardo valeva un bel po' di punti; azzeccare sia il nome della sedotta che il luogo dell'amplesso ancora di piu', ma il massimo era riuscirci con una lesbica o con una donna ufficiale. I marinai della nave da guerra australiana 'Success' avevano stilato una tabella di punteggi ben precisa per stabilire chi avrebbe vinto la sfida del sesso: portarsi a letto (o dovunque capitasse) il maggior numero di commilitoni donne. Ma sfida e sfidanti saranno puniti: lo ha deciso la Marina militare di Canberra dopo che si e' scoperto che alcuni marinai avevano minacciato le colleghe perche' non testimoniassero nel procedimento aperto dalla magistratura. Una vicenda marcata da molte omissioni, prima tra tutte quelle del procuratore incaricato di indagare sui fatti e che dopo pochi mesi aveva deciso di archiviare l'incartamento perche' non era riuscito a raccogliere prove e testimonianze a sufficienza. Douglas Campbell, indicato dalla marina per affiancare il nuovo inquirente, il giudice in pensione Roger Gyles, ha riferito che ora c'e' abbastanza materiale per arrivare a un processo e scoprire chi aveva organizzato, gestito e coperto il cosiddetto 'Libro mastro'. Su un registro erano elencati i nomi delle donne a bordo della nave cisterna e accanto il loro valore in dollari. Ma la posta in palio aumentava se si riusciva nella seduzione nel luogo per il quale si era scommesso. Secondo gli inquirenti il 'Libro mastro' (come era chiamato il 'gioco' tra i partecipanti) e' andato avanti per un anno ed e' venuto alla luce solo nel novembre del 2009, durante una tappa della nave a Singapore. Finora l'unico provvedimento adottato e' stata la sospensione di quattro marinai, ma il premier australiano, Kevin Rudd ha chiesto che venga fatta piena luce perche' le donne non siano scoraggiate dall'unirsi alle forze armate.
Marzo 2010