I fratelli Francesco (Ancona, 21 luglio 1828 – Roma, 13 giugno 1849) e Alessandro Archibugi (Ancona, 28 agosto 1829 – Civitavecchia, 22 giugno 1849) furono combattenti volontari nella difesa della Repubblica Romana (1849), nel corso della quale persero la vita.
Entrambi studenti dell’ Università di Roma La Sapienza. Francesco fu studente del Collegio di filosofia e matematica, mentre Alessandro del Collegio di medicina. Francesco aveva appena ottenuto la laurea pochi giorni prima di morire, rilasciata proprio dalla Repubblica Romana.
Vista la precarietà della Repubblica Romana, e il rischio concreto di una invasione straniera, i due fratelli si arruolarono come volontari (militi) nel Battaglione Universitario. Parteciparono così ai combattimenti vittoriosi del 30 aprile contro le truppe francesi a Porta Cavalleggeri e del 9 maggio a Palestrina contro le truppe borboniche.
Quando alla fine di maggio tornarono nei pressi di Roma le truppe dell’Esercito Francese con i dovuti rinforzi, Giuseppe Garibaldi, che era a capo della difesa di Roma, inviò il Battaglione Universitario a presidiare la zona Nord della città, in prossimità di Ponte Milvio (Ponte Mollo) e dei Monti Parioli. Dal 3 giugno, ci furono diversi scontri a fuoco tra i volontari romani e le truppe francesi, e in uno scontro dell’11 giugno, sia Francesco che Alessandro furono colpiti dai proiettili del nemico, morendo il primo due giorni dopo in una casa privata nei pressi del Ponte Mollo e il secondo dopo 11 giorni di agonia presso l’Ospedale di Civitavecchia, dove fu ricoverato dalle truppe francesi insieme ai commilitoni Alessandro Orsini e Giulio Cesare Bonafini.