(AGI) - Roma - Non piace ai protestanti la nuovaenciclica di Giovanni Paolo II sulla Madonna: per loro neldocumento "l'ecumenismo e' concepito come ricerca di consensoal pensiero cattolico e non come ricerca di fedelta' allaparola di Dio. E se il linguaggio della 'redemptoris mater',entro certi limiti, e' misurato, l'enciclica costituisce pero'un avallo all' 'iperdoulia' (ndr devozione tipica della chiesacattolica a Maria, da sempre oggetto di contestazione da partedei protestanti) tutt'altro che controllata del culto marianopopolare".
Queste osservazioni critiche sono contenute in unarticolo - significativamente intitolato 'la mariologiacattolica, ostacolo all'ecumenismo" - scritto per ilsettimanale ufficiale della chiesa valdese da Cesare Milaneschi, membro del consiglio redazionale del periodico. Secondo Milaneschi - che interviene sull'enciclica a titolopersonale - da parte della chiesa cattolica "il camminodell'ecumenismo e' gia' deciso, ed e' manifesto che non c'e'nessuna intenzione di porre in dubbio la mariologia cattolicanemmeno nelle sue manifestazioni deteriori". "Non c'e' bisogno di andare lontano -afferma ancora Milaneschi su "la luce" -, la stessa'redemptoris mater' addita i santuari mariani come luoghi dovee' possibile trovare il consolidamento della propria fede eavalla un dato tutto da dimostrare: 'la chiesa, dunque, fin dalprimo momento, guardo' Maria attraverso Gesu', come guardo' Gesu' attraverso Maria'. Di fronte a progetti come questo,anche se condotti per 'dar voce alla profonda aspirazioneall'unita' di tutti i cristiani', per gli evangelici incombel'obbligo morale della chiarezza e della coerenza. Non si puo'essere ritenuti come cristiani ai quali manca qualcosa -conclude Milaneschi - perche' non credono alla madonna, einsieme dialogare". Sull'enciclica "redemptoris mater" dovrebbepronunciarsi, alla fine di questa settimana, il comitatoecumenico della federazione delle chiese evangeliche in italia:interpellata dall'Agenzia Italia, la presidente dell'organismo, Maria Girardet, ha preferito rinviare qualunque commento aldocumento vaticano, e lo stesso ha fatto l'autorevole pastoreaurelio sbaffi.