(AGI) - Maputo, 27 feb. - Non e' importante ne' la provenienzane' il colore del nuovo papa, "perche' nella fede cristianatutti sono fratelli". E' quanto sostengono i vescovimozambicani. Il segretario della Conferenza Episcopale delMozambico e vescovo ausiliare di Maputo, Joao Carlos Nunes, haricordato oggi ai giornalisti che l'elezione del futuro capodella Chiesa Apostolica Romana "non e' una questione dicampagna elettorale nella quale vincera' chi possiede questo oquel requisito". La Conferenza Episcopale del Mozambico ha convocato oggiuna conferenza stampa per parlare dei cambiamenti nella chiesacattolica nel paese, la rinuncia di Benedetto XVI e il processodi elezione del papa. "E' una questione di preghiera, dirichiesta a Dio, nel quale crediamo, nella evocazione dellanostra fede che ci accompagna e ci dara' un uomo giusto perquesto momento particolare in cui vive il mondo", ha detto aigiornalisti. Per i vescovi mozambicani, la scelta puo' caderesu un papa africano, ma "a livello della chiesa cattolica, nonguardiamo all'aspetto razziale ne' alla provenienza, per questoci chiamiamo tutti fratelli", ha affermato Joao Carlos Nunes.Il vescovo ausiliario di Maputo ha detto che la rinuncia diBenedetto XVI "non e' una disgrazia per la chiesa, ne' comesostengono alcuni un gesto che disonora la chiesa; e', alcontrario, un momento di grazia". Joao Carlos Nunes ha negatoche l'elezione di un nuovo papa possa significare unarivoluzione nella chiesa cattolica, come sostengono alcunecorrenti che vogliono un papa africano o latino-americano,davanti al crescente numero di fedeli nei due continenti. "E'vero che in Africa la chiesa cattolica e' effervescente, stanascendo; anche in America Latina c'e' una chiesa nuova, chesta crescendo, e cio' crea delle aspettative. E' normale che inuna chiesa che cresce possa apparire un papa, ma i criteri nonsono questi", ha detto il vescovo ausiliare di Maputo. Ildesiderio della Conferenza Episcopale del Mozambico, cherealizza giovedi' una cerimonia di ringraziamento per le azionidi Benedetto XVI per la chiesa, e' "che appaia un uomo giustoper questo momento particolare della chiesa e del mondo". (AGI) .