L'intervento del presidente dell'Italian E-Payment Coalition allo SPIN 2014 organizzato dall'ABI e dedicato ai sistemi e servizi di pagamento.
Antonio Longo, presidente di Italian E-Payment Coalition (IEPC - www.iepc.it), la coalizione di 4 associazioni dei consumatori, partecipa oggi a Genova alla XVII edizione di SPIN: la Conference & Expo di ABI sui sistemi e servizi di pagamento, organizzata in collaborazione con il Consorzio CBI, il Consorzio Netcomm e il Gruppo Italia SWIFT.
"Il tema dei pagamenti elettronici - dichiara Antonio Longo - e' cruciale nel processo di digitalizzazione del nostro Paese, e lo dimostrano i vantaggi per i consumatori e per il sistema economico in termini di sicurezza, innovazione e risparmi garantiti dalla sostituzione del cash che ha un costo sociale di circa 8 miliardi di euro".
Un processo, pero', rallentato da serie di vincoli normativi che Bruxelles sta contribuendo a creare. IEPC e le sue associate sono infatti contrarie alla proposta di Regolamento europeo - approvato lo scorso Aprile dal Parlamento UE - che disciplina il sistema dei pagamenti elettronici, riducendo le commissioni interbancarie sulle transazioni con moneta digitale attraverso l'imposizione di cap unico in Europa
"Introdurre per decreto un limite alle commissioni interbancarie - sostiene Longo -, non e' in linea con la logica di libera concorrenza e rischia di favorire esclusivamente la grande distribuzione a scapito diretto dei consumatori, senza peraltro garantire una promozione dei pagamenti elettronici. Come infatti testimoniano numerosi casi empirici laddove l'interchange fees sia stata regolamentata, si e' assistito sistematicamente ad un aumento dei costi per i consumatori e a una diminuzione dell'utilizzo degli strumenti elettronici di pagamento. Prendiamo l'esempio dello studio presentato ieri, in questa sede, dal Prof. Morris sul caso statunitense - conclude il presidente di IEPC -: a fronte dell'introduzione di un cap sulle interchange fees sulle carte di debito, si e' assistito in un anno ad una diminuzione di circa il 25% degli acquisti con carta di debito e ad un aumento dei costi per i correntisti".
24 giugno 2014