La proposta sul biotestamento in 5 punti
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La proposta sul biotestamento in 5 punti
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Perché adesso, otto anni dopo la morte di Eluana

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Le sentenze non bastano: serve una legge

Che cosa prevede la proposta di legge

  • DAT - Disposizioni anticipate di trattamento (art.3). Chiunque sia maggiorenne e capace di intendere e di volere può, attraverso le Dat, "esprimere le proprie convinzioni e preferenze in materia di trattamenti sanitari", e può lasciare scritto preventivamente "il consenso o il rifiuto rispetto a scelte diagnostiche o terapeutiche e a singoli trattamenti sanitari", nei quali la legge comprende anche nutrizione e idratazione artificiali (mentre gli oppositori di matrice cattolica sostengono che queste non siano terapie sanitarie). Prevista la nomina di un fiduciario che parli in vece del paziente e si relazioni con i medici. Se il fiduciario non ci fosse, le Dat "mantengono efficacia", anche se si prevede la possibilità della nomina di un fiduciario d'ufficio. Il medico "è tenuto al rispetto delle Dat", e può modificarne le indicazioni solo "in accordo con il fiduciario", nel caso nuove terapie non prevedibili al momento della Dat possano "assicurare possibilità di miglioramento delle condizioni di vita".
  • Consenso informato (art.1). Norma il diritto del paziente a essere informato sui trattamenti sanitari cui viene sottoposto: "ogni persona ha il diritto di conoscere le proprie condizioni di salute e di essere informata in modo completo, aggiornato e a lei comprensibile" riguardo a diagnosi, prognosi, benefici e rischi delle terapie. Dopodiché il paziente "ha il diritto di rifiutare, in tutto o in parte (...) qualsiasi accertamento diagnostico o trattamento sanitario", comprese nutrizione e idratazione artificiali, e può revocare in qualsiasi momento il consenso inizialmente concesso. Il medico non può far altro che rispettare le volontà espresse dal paziente, e quindi ovviamente anche interrompendo le cure "è esente da responsabilità civile o penale". Nella relazione medico-paziente sono coinvolti, se il paziente lo desidera, "anche i suoi familiari o la parte dell'unione civile o il convivente (un risconoscimento, quello delle unioni civili, introdotto durante i lavori in commissione, ndr) ovvero una persona di sua fiducia".
  • Minori o incapaci (art.2). Si applicano gli stessi principi dell'articolo 1, ma a esprimere il consenso sono i genitori. Mentre per gli incapaci si esprime il tutore, che decide "sentendo l'interdetto ove possibile". Se non fosse stata lasciata una Dat, e il rappresentante legale del paziente incapace rifiutasse le cure mentre il medico propendesse per proseguirle, la decisione finale "è rimessa al giudice tutelare".
  • Pianificazione delle cure (art.4). Fissa l'opportunità di una "pianificazione delle cure condivisa tra medico e paziente", pianificazione a cui il medico dovrà poi attenersi se il paziente perdesse la possibilità di esprimersi.
  • Modalità di registrazione delle Dat (art. 3, 5 e 6). Il testamento biologico si può redarre per iscritto, ma anche attraverso videoregistrazione. Le Dat "devono essere redatte per atto pubblico o per scrittura privata". Le Dat già depositate presso il comune di residenza o davanti un notaio avranno valore in base alla legge.
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