Roma - La riforma del processo civile punta a guarire i mali della giustizia, ma affronta anche temi delicati come la famiglia e inediti come la proprieta' degli animali domestici. Ci sono casi in cui i due aspetti coincidono, come nelle separazioni, sempre piu' numerose in Italia, che non coinvolgono piu' solo i figli e i beni materiali, ma anche cani e gatti. A volte con risvolti comici. "Ricordo una coppia di quarantenni, senza figli e in via di separazione" racconta all'Agi l'avvocato Eliana Onofrio, esperta in diritto di famiglia, "entrambi affezionati al loro cane di razza. Nessuno voleva rinunciarvi e l'uno comprendeva le ragioni dell'altro, cosi' era stata trovata una ragionevole intesa: l'animale avrebbe passato una settimana con l'uno e una con l'altra. Ma la disciplina di questo accordo si areno' su un dettaglio che evidentemente nessuno dei due considerava di poco conto: chi avrebbe detenuto il pedigree. Solo su questo aspetto perdemmo un mese e alla fine ando' al marito".
Ma non sempre le coppie si danno battaglia su chi debba tenere il cucciolo di casa. L'avvocato Onofrio racconta dei coniugi che litigarono per mesi su chi non dovesse tenere il cane, un enorme Terranova. "Era stato il marito a volere un cane di razza e di... stazza, poiche' vivevano in una casa col giardino. Ma quando la coppia decise di separarsi, il marito non voleva saperne di portarsi dietro il Terranova: sarebbe andato a vivere in un monolocale in centro e il cane si sarebbe sentito costretto. La moglie, pero', non voleva sentire ragioni e ottenne l'assegno di mantenimento per i figli e per il cane. Non solo: l'accordo prevedeva che ogni quindici giorni l'ex marito si improvvisasse giardiniere per andare a riparare i danni fatti dal Terranova". Non sono solo gli animali domestici al centro delle liti 'affettive' in vista di una separazione. L'avvocato Onofrio ricorda la coppia che aveva trovato un accordo su tutto tranne che... sulla tessera punti del supermercato. (AGI)