Nesi e Brera: "Così la globalizzazione ha spezzato il patto sociale"

I due scrittori, intervistati a Viva l'Italia, hanno parlato di economia, digitale, crisi e 'Made in Italy'

Nesi e Brera: "Così la globalizzazione ha spezzato il patto sociale"
 Nesi e Brera a Viva l'Italia

Globalizzazione, crisi economica e giovani. Sono alcuni dei temi di cui hanno parlato Edoardo Nesi e Guido Maria Brera a "Viva l'Italia", il format video di AGI con i protagonisti della politica, dell'economia, della cultura e della società civile. I due autori hanno presentato il libro "Tutto è in frantumi e danza": un'analisi dell'ultima grande crisi economica che ha investito l’occidente. Un “libro dedicato a tutti quelli che restano, a chi ci crede ancora e non vuole andar via” ha detto Nesi.

Nesi: “I giovani sono anestetizzati”

“I ventenni di oggi sono anestetizzati. Allora c’era il sogno di farcela. Oggi il mondo è in frantumi”. Lo ha detto Edoardo Nesi  a Viva l’Italia, il format video di Agi condotto dal direttore Riccardo Luna e con i giornalisti Agi. “I giovani - ha precisato Nesi - sono vittime di uno scambio politico a loro sfavore. Prima potevano ad esempio comprarsi la casa. Oggi si vestono con abiti a basso prezzo e hanno tecnologia a prezzi vantaggiosi, ma sono state barattate con le tutele. Si è rotto l’ascensore sociale”. Sulla stessa linea Guido Brera, coautore del libro: i ragazzi “comprano vestiti a poco, poi non gli piacciono più e non li usano, in base al meccanismo del ‘Fast fashion’, una moda tutta copiata dal passato, come nei film anni ’80”.
 

Digitale: Nesi, “La soluzione è l’Europa”

“Si è spezzato il patto sociale e generazionale” ha sottolineato Nesi. “La guerra è persa. Perché non abbiamo fatto una Google europea? L’Europa era l’unica risposta, ma oggi si è frantumata a causa di una miopia prevalentemente politica. Ora bisogna rifare l’Europa”. Fra le cause principali della frantumazione europea, Nesi parla 2 esempi

  • L’economia irlandese è come “un cavallo di Troia” 
  • La Brexit, considearta dall’autore "ottima”, visto che la Grand Bretagna è "ostile" all’Europa.

La soluzione secondo Nesi sono gli Stati Uniti di Europa, "l'unica risposta", perché i “danni della globalizzazione sono ormai permanenti e si è creato un "mostruoso meccanismo" con regole diverse, mai uguali per tutti.”

Italia: Nesi, “Prima la diagnosi, poi la cura”

“Nessuna cura prima della diagnosi” avverte Nesi.  “Cerchiamo di capire prima come si muove l’ingranaggio del capitalismo”. Ad una domanda del direttore Riccardo Luna sul legame fra globalizzazione nel mondo digitale e Made in Italy di qualità, il suo collega Brera risponde: “Non è utopia. L’Italia ha sempre avuto successo, ma son rimasti settori di nicchia”.

Startup: Brera, “Spirito selvatico e volenteroso”

“Il futuro appartiene agli stratupper del digitale”. Lo ha detto Brera, che ha poi rivolto un messaggio direttamente ai giovani imprenditori: “Vivono in un deserto, ma non siano scoraggiati. Bisogna smettere di cercare il campione o il genio imprenditoriale. Occorre creare un indotto”. Nesi si spinge anche oltre: “Gli startupper sono degli eroi. Ma un Paese a cui serve l’eroismo, è un paese che non funziona” e presenta 2 esempi:

  • In America lo stato “ha finanziato la ricerca, portando la manifattura nel 21esimo secolo”
  • In Germania la rete di ricerca industriale Fraunhofer (65 laboratori e 24 mila scienziati) lavora con un budget di 2 miliardi di euro sia per lo stato che per i privati

Capitalismo: l’ingranaggio salta nel 2000

“Un enorme invisibile ingranaggio celeste in grado di produrre eventi”. Guido Brera la ha descritta in questo modo l’idea di capitalismo su cui è strutturato il libro. “Fino agli anni 90 si viveva bene” ha continuato lo scrittore, “poi la Cina è entrata nel Wto accompagnata dal coro di chi raccontava che tutto sarebbe andato bene”. Questo ha determinato un cambiamento. “Se l’ambiente cambia c’è il rischio dell’estinzione” ha sottolineato Nesi, che spiega come “all'inizio degli anni 2000 sono successe 4 fatti" importanti:

  • L'Italia perde il 25% della sua manifattura.”E’ stato un cataclisma” dice. A questo è legato il tema dell’Euro: un “progetto meraviglioso, ma monco, perché mancano gli scambi fissi”
  • Nasce Internet e disintermedia tutto, ma è “chiaramente polarizzato dalle piattaforme e crea problemi come ad esempio quelli relativi al copyright”
  • Le banche si trasformano in banche d’investimento che erogano a tutti prestiti con tasso 0
  • L’avvento della globalizzazione: con “l’ascesa della Cina, la delocalizzazione e la gente anestetizzata perché paga a debito e non ci pensa”

Brera: "Oggi persa una ricchezza condivisa”

Quando “studiavo ad Harvard mi ricordo che c’era il Principe di macchiavelli era tradotto in 30 lingue. Mi stupiva” ha raccontato Brera. "La forza che mi spingeva - ha proseguito Brera - era la piccola azienda di mio padre. Mi ricordo che la segretaria dell’azienda andò in viaggio in Polinesia”. Rispetto a quegli anni, oggi “si è persa una ricchezza condivisa. Non c’era Paese al mondo che offriva le garanzie che c’erano in Italia: il sistema era in grado di provvedere al benessere di tutti”. Anche il suo Nesi, ricordando gli anni di studi a Londra, parla del cambiamento rispetto a oggi: “Ho studiato nella scuola pubblica ad un costo quasi nullo. Appartenevo ad una famiglia medio borghese. In quegli anni tutti avevano pari opportunità e c’era il sogno di poter vendere a tutto il mondo il proprio sapere. Fino agli anni 90 la tecnologia apriva porte infinite”.