Le prospettive della sinistra , le primarie del Pd che alcuni media definiscono 'al veleno', ma soprattutto il programma di Articolo 1 - Movimento democratico e progressista, che ha contribuito a far nascere, con Roberto Speranza e Pierluigi Bersani, uscendo dal Partito democratico, e ancora, i paletti al governo Gentiloni che il Mdp assicura di voler sostenere fino alla fine della legislatura.
Di questo si parlerà con Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana a 'Viva l'Italia', il format video di AGI con i protagonisti della politica, dell'economia, della cultura e della società civile. A partire dalle 15.30 in diretta web, Rossi si confronterà con il direttore, Riccardo Luna, e con i giornalisti di AGI.
Laureato in filosofia a Pisa, Rossi è stato sindaco di Pontedera (PI) e assessore regionale alla sanità. Ha pubblicato 'Viaggio in Toscana', 'L'Italia Centrata' e 'Rivoluzione socialista'. Nato a Bientina, in provincia di Pisa, il 25 agosto 1958, Enrico Rossi è cresciuto in una famiglia operaia. Maturità classica, si è laureato con una tesi su Agnes Heller, intellettuale ungherese, della scuola di Budapest e nota esponente del dissenso comunista. Il suo impegno politico inizia negli anni '80 all'interno del Pci. Nel 1985, dopo una breve attività nella redazione locale de 'Il Tirreno', diventa assessore e vicesindaco di Pontedera, città di cui sarà primo cittadino dal 1990 al 2000. In tale veste è il principale promotore di 'progetto Pontedera' che impedisce il trasferimento dell'insediamento produttivo della Piaggio e la chiusura dello stabilimento. Quando il Pci si scioglie aderisce al Pds per entrare poi nei Ds e nel Pd. Assessore regionale al diritto alla Salute dal 2000 al 2010, con Rossi la sanità toscana si pone ai vertici del sistema nazionale per qualità dei servizi offerti, strutture e tecnologie, sostenibilità dei bilanci. Diventato governatore della Toscana, con un gradimento percentuale del 55% dei cittadini secondo alcuni sondaggi, pone al centro della sua attività la difesa del lavoro e degli insediamenti produttivi, ma anche l'abolizione dei vitalizi e la spening review, la battaglia a favore dei pendolari, il piano rifiuti e quello paesaggistico.