Gay: "Bene Calenda sul digitale, ma su Uber serve più coraggio"
Il presidente dei Giovani Industriali di Confindustria, Marco Gay: "Le imprese sono pronte"

Per l'innovazione digitale ci vuole una 'policy' che non c'è. Le imprese da parte loro "sono più pronte di quanto possiamo immaginare". Lo ha affermato il presidente dei Giovani Industriali di Confindustria, Marco Gay, ospite del Forum AGI 'Viva l'Italia'. "Ci vuole coraggio per decidere sulle grandi decisioni digitali, perché costa in termini politici e pratici" ha affermato Gay rispondendo a una domanda sulla questione del servizio dei tassisti temporanei di Uber, dove, ha detto, "non si prende una decisione".
Sul digitale in Italia serve indirizzo politico preciso
"In tutti i grandi cambiamenti, come ad esempio i Jobs Act - ha proseguito - c'è stata una policy, cose che iniziano e si trasformano nel tempo". Rafforzare il digitale in Italia "costa in termini di politica e in termini di investimenti. Ma l'innovazione vera non viene compiuta senza tutti gli attori in campo", sostiene Marco Gay, secondo cui: "bisogna partire con un indirizzo di politica preciso, e cioè dicendo 'da oggi è così, questa è la policy'. Non dico che ci sia mancanza di coraggio, ma bisogna prendere delle decisioni".
"Abbiamo bisogno di uno shock per l'occupazione"
"Investire risorse per abbassare il cuneo fiscale a carico di giovani e di disoccupati è un atto di responsabilità". Secondo Gay, "ci vuole uno shock per l'occupazione, e non c'è lavoratore o imprenditore che non sia d'accordo sulla necessità di investire nelle nuove generazioni".
"Ottimo il lavoro di Calenda con l'Industria 4.0"
"Il ministro Calenda, con Industria 4.0, ha fatto un ottimo lavoro", ha aggiunto il presidente dei Giovani Industriali. Industria 4.0 "credo che sia il primo piano di politica industriale da 20 anni a questa parte", sostiene Gay. "Anzi - aggiunge - mi verrebbe voglia di definirlo una policy perché in realtà è un percorso che continua. Era il 2010 quando si parlava di come favorire la nascita delle startup con meccanismi e defiscalizzazioni, la crescita e' stata costante e oggi industria 4.0 è davvero un programma che adottato, e adottato bene, modernizza le aziende, il modo di lavorare e le opportunita'". Gay aggiunge che le aziende stanno iniziando ad usarlo e riguardo all'iperammortamento del 250% in macchinari che fanno interconnessione aggiunge: "Stiamo ragionando e rilevando che si vorrebbe prorogare la posa delle macchine di qualche mese perché a giugno 2018, scadenza naturale, c'è già un overbooking di consegne".
Tassa su robot? "Non tolgono lavoro al talento"
"I robot di sicuro non tolgono lavoro al talento: tassare i robot significa cercare di frenare l'innovazione e fare questo vuol dire uscire dal mercato": ne è sicuro il presidente dei Giovani Industriali di Confindustria. "Perché allora - dice in modo provocatorio - non aver tassato Microsoft 30 anni fa, cosi' non sarebbe quella che conosciamo?". In merito all'ipotesi di tasse sul digitale Gay dice: "La risposta vera non può che essere comunitaria, cioè all'interno dell'Ue"
Con Digital Magics creati più di 500 posti in dieci anni
Digital Magics, società incubatore di progetti digitali, ha creato in dieci anni oltre 500 posti di lavoro, assicura Marco Gay. "Riceviamo - spiega Gay, socio e vice presidente di Digital Magics - circa 1.500 richieste di incubazione all'anno, 5 al giorno circa, via web, via eventi, cerchiamo di fare un'analisi il più attenta possibile e poi procediamo tra le 10 e le 20 nuove incubazioni tutti gli anni. Oggi siamo a 70 partecipazioni e abbiamo creato più di 500 posti di lavoro in dieci anni. Cerchiamo di aiutare il talento a esprimersi".
Quanto alle difficoltà delle startup a ragionare su scala globale e a diventare grandi: "Manca la finanza e il capitale di rischio, questo è il primo problema. Le startup hanno bisogno di capitale paziente che puo' vedere il prossimo ritorno in 4-5 anni. Non credo che qualcuno - conclude e lancia la proposta - abbia qualcosa da dire se io dico il 3% del tuo fondo pensione va a un ragazzo di italiano che vuole fare un impresa di successo".