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Servillo: con la "Stranezza rendo omaggio al teatro avamposto di civiltà"

Servillo: con la "Stranezza rendo omaggio al teatro avamposto di civiltà"

Maria Letizia D'Agata

AGI -  "Non avremi mai immaginato nel giro in un anno mezzo di fare due film sul teatro. Da teatrante militante dico che è un grande piacere poter omaggiare questo rito civile che per tante ragioni, e la situzione del Valle di Roma è emblematica, rischia di scomparire o avere tante difficoltà nonostante il pubbico a teatro sia più numeroso di quello che affolla le sale cinematografiche". Lo ha detto Toni Servillo in occasione della presentazione alla Festa del Cinema di Roma de "La Stranezza", in cui interpreta il ruolo di Pirandello.

"E questo, proprio perché - ha spiegato - a teatro nei momenti di difficoltà il pubblico cerca il conforto vivo, la dimensione assembleare e la possibilita' che qualcuno dal palcoscenico testimoni il sentimento di chi si sente partecipe in platea. Il pubblico e' molto importante. Pirandello chiamava il pubblico 'la visione di chi assiste'. Un qualcosa che il drammaturgo deve tenere presente nel meccanismo del suo testo. Per me, questa de 'La Stranezzà è stata una grande occasione per rendere omaggio a questa testimonianza di civilta'. I teatri sono avamposti di civiltà - ha concluso - case dove le persone possono entrare 24 ore su 24 dentro i quali ognuno può recitare la sua preghiera laica".