Cultura per difendere l'identità e affrontare le condizioni attuali. Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, coglie l'occasione, a Sulmona, per le celebrazioni del bimillenario della morte di Ovidio per ricordare le calamità dell'Abruzzo e del centro Italia e incoraggiare a guardare avanti. "In piazza, ha detto Mattarella, c'è una statua di Ovidio che sembra incoronata da una cinta di monti. Ma questo particolare non fa parte di una gita di evasione dalla realtà di questi giorni. Al contrario. Il pensiero va al terremoto dell'Aquila, alle vittime, alla distruzione, all'opera di ricostruzione. Agli altri terremoti - ha ricordato Mattarella - che, in questi mesi, hanno colpito altre regioni. Oltre alle scosse abbiamo avuto anche il maltempo, inusuale, mai visto da molti, molti decenni. Tutti elementi che riconducono alla realtà dei giorni nostri. Agli impegni che abbiamo. Tra gli altri il pensiero va a Fabrizia Di Lorenzo e ai suoi familiari. Da qui il richiamo all'importanza della cultura, senza la quale non vi e' la capacita' di affrontare i problemi e il nostro futuro.
Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev - Agi