“Gennaro, cerco di farti arrivare questo video, fallo passare a tutta la gente, a tutti i giornalisti: il massacro continua e bisogna fermarlo”. Himed Wafa è un siriano che ha vissuto diversi anni in Italia, a Milano, e ora è tornato in Siria per aiutare il suo popolo. Ma anche per documentare quanto sta accadendo a quasi sette anni dall’inizio della guerra civile.
Qui Wafa è a Douma, zona del Ghouta orientale alle porte di Damasco, e con il suo smartphone documenta quelli che sembrano gli effetti della violazione della tregua Onu di meno di due giorni fa. Tregua già violata, come ricorda La Stampa.
Si rivolge a Gennaro Giudetti, volontario italiano 27enne di Taranto che ha vissuto un anno in un campo profughi siriani in Libano al confine con la Siria come volontario per il Corpo civile di pace Operazione Colomba (e che ha avuto un ruolo importante anche sul tema dell’azione della Guardia costiera libica nel Mar Mediterraneo), scrive Vita.it. Agi ha contattato Giudetti che ha confermato l'autenticità del video e che l'autore sia Wafa.
Continua Vita: “Ieri (riferendosi a domenica 25 febbraio ndr) sono morte 21 persone nei bombardamenti di due vie proprio ieri. Ora magari qualcuno che cerca quadri o cose delle proprie case da vendere perché manca tutto ma poi scappa quando si bombarda. Bisogna fermare questo massacro, aiutate la Siria, bisogna fare zone sacre, “sicure”, senza bombardamenti”.
Wafa, è un volontario per l’associazione Douma society. Il suo video si chiude con un appello: “fermate gli aerei russi”, principali alleati del presidente siriano Bashar Al Assad.