"Il terrore non cambierà le nostre vite a Teheran"

"Il terrore non cambierà le nostre vite a Teheran"

08 giugno 2017, 17:39
Dopo il terrore è il momento della presa di coscienza. Cinque giovani iraniani raccontano all'Agi i loro sentimenti, le loro paure, le speranze e le determinazioni all'indomani degli attentati che hanno sconvolto Teheran. Il primo attacco dell'Isis in suolo iraniano ha messo le istituzioni - ma soprattutto la popolazione - di fronte a una realtà che speravano di non dover fronteggiare mai. Il collaboratore di Agi a Teheran, Davood Abbasi, ha raccolto le voci di alcuni giovani che raccontano com'è oggi il loro sguardo su una realtà - e un Paese - che fino a ieri credevano al riparo dalla tempesta che imperversa intorno ai confini della Repubblica Islamica. Cinque testimonianze drammatiche, ma che fanno ben sperare nella capacità che il Paese avrà di assorbire il colpo, durissimo, di un attentato di questa portata.