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"Non c'ero, ero andato a delle feste in spiaggia, ho bevuto e mi sono addormentato, sono stato svegliato dai ragazzini e poi ci siamo diretti insieme verso Pesaro": così il congolese 20enne Guerlin Butungu, ritenuto dagli inquirenti il capobranco delle violenze di gruppo a Rimini, nell'interrogatorio con gli inquirenti, ha negato le due violenze, quella alla turista polacca e quella sulla trans peruviana. A rendere incongruente il suo racconto, le immagini delle telecamere che ritraggono il gruppo insieme, tra il primo e il secondo episodio, nel tragitto tra il lungomare e la strada statale. I minori si sono a loro volta chiamati fuori dalle violenze, accusando Butungu.
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