La terapia sperimentale poteva essere un'opportunità per il piccolo Charlie Gard e potrà esserlo in futuro per tutti i malati rari con la stessa patologia o patologie simili, ma "purtroppo si è arrivati forse tardi". E' la posizione resa nota oggi in una conferenza stampa dell'ospedale pediatrico Bambino Gesù all'indomani della decisione dei genitori del bambino inglese malato terminale di sospendere la battaglia legale per consentire di curare il piccolo negli Stati Uniti. "La salvezza di Charlie Gard poteva essere un'ipotesi - ha affermato il professore Enrico Silvio Bertini, primario di malattie muscolari e neurogenerative - se si fosse arrivati in tempo forse ci sarebbe stata la possibilità di incidere su questa malattia".
I genitori del piccolo hanno sospeso la battaglia legale per consentire di curare il bimbo negli Usa. Il motivo? "C'era una finestra di due mesi. Tristemente per Charlie ora è troppo tardi. Il trattamento non offre più chance di successo".
Realizzato da: Mariacristina Massaro/AGF / AGF