Orlando Bloom, questa generazione di giovani fermerà le molestie



04 novembre 2017,15:07

Orlando Bloom smette i panni del sex symbol e indossa quelli ben più difficili e pesanti di un uomo costretto a fare i conti con suo passato segnato dagli abusi sessuali da parte di un prete. L'attore inglese porta alla Festa del cinema di Roma, nella sezione autonoma e parallela di Alice nella città, il suo ultimo film, 'Romans', diretto dai fratelli Paul e Ludwig Shammasian. Il film esce in un momento storico particolare, quando il tema degli abusi è di strettissima attualità, soprattutto a Hollywood e nel mondo del cinema. "E' interessante che il film esca adesso - spiega l'attore - anche se è stato girato due anni fa. Il tema delicato delle molestie va avanti da tempo, anche se non mi ha mai riguardato: sono arrivato a Hollywood a 20 anni e non ho mai avuto esperienze del genere".

"L'abuso di potere è sempre un atto orribile - spiega Bloom - e credo che la società oggi non sia più disposta ad accettarlo. C'è una nuova generazione che si fa strada e che fa sentire la sua voce. Ed era tempo che la facesse sentire". 



04 novembre 2017,15:07

Orlando Bloom smette i panni del sex symbol e indossa quelli ben più difficili e pesanti di un uomo costretto a fare i conti con suo passato segnato dagli abusi sessuali da parte di un prete. L'attore inglese porta alla Festa del cinema di Roma, nella sezione autonoma e parallela di Alice nella città, il suo ultimo film, 'Romans', diretto dai fratelli Paul e Ludwig Shammasian. Il film esce in un momento storico particolare, quando il tema degli abusi è di strettissima attualità, soprattutto a Hollywood e nel mondo del cinema. "E' interessante che il film esca adesso - spiega l'attore - anche se è stato girato due anni fa. Il tema delicato delle molestie va avanti da tempo, anche se non mi ha mai riguardato: sono arrivato a Hollywood a 20 anni e non ho mai avuto esperienze del genere".

"L'abuso di potere è sempre un atto orribile - spiega Bloom - e credo che la società oggi non sia più disposta ad accettarlo. C'è una nuova generazione che si fa strada e che fa sentire la sua voce. Ed era tempo che la facesse sentire".