Si riunivano periodicamente per i loro 'general meeting' in un capannone affittato nel Cagliaritano - baschi azzurri e sciarpe gialle e rosse - per organizzare traffici di cocaina ed eroina e una tratta di donne africane da avviare alla prostituzione in strada in Italia. Gli affiliati a un'organizzazione mafiosa nigeriana, la prima scoperta in Sardegna, erano legati fra loro da riti, a volte cruenti, che includevano punizioni corporali, tra cui frustate, e da legami di mutuo soccorso, anche finanziario.
Sono 21 (sei sono ancora ricercati) i nigeriani fermati oggi in Sardegna, Lombardia, Veneto e Campania nell'operazione 'Calypso Nest' della squadra mobile di Cagliari, la quarta del genere in Italia, come segnalato dal questore Pierluigi D'Angelo. La gran parte sono richiedenti asilo, arrivati nella penisola con le ondate migratorie degli ultimi anni, mentre almeno due risultano irregolari: sono accusati di associazione di stampo mafioso, tratta di esseri umani aggravata dallo sfruttamento della prostituzione e traffico di droga, in particolare la pericolosa eroina 'gialla' che arrivava a Cagliari tramite corrieri 'ovulatori'.