Inferno di fuoco ad Accra dove sabato è esplosa una pompa di benzina. Almeno tre persone sono morte e 40 rimaste ferite, con una ventina di auto in fiamme per l'improvvisa esplosione di una stazione di rifornimento di gas naturale. Almeno 4 persone versano in condizioni critiche. Il cielo di Accra si è illuminato a giorno nella serata di sabato quando l'improvvisa esplosione ha sprigionato un'alta colonna di fuoco. L'esplosione è avvenuta intorno alle 19.30 e ha interessato una stazione di gas naturale della GOIL (Ghana Oil); il fuoco ha subito raggiunto la antistante stazione di benzina della Total, in un incrocio chiamato Atomic Junction nel quartiere Madina a nord-est della capitale del Ghana, provocando una seconda esplosione. Video e foto postati sui social mostrano la gigantesca palla di fuoco levarsi verso il cielo e illuminare a giorno un'area densamente abitata. Fra East Legon e Madina, dove è avvenuta la duplice esplosione, vivono anche molti studenti che frequentano la vicina University of Ghana e una grande scuola secondaria, la Presbyterian Boys Secondary School. Secondo quanto riferito da testimoni oculari molti abitanti della zona sono fuggiti e hanno lasciato le loro case. Una vittima, secondo quanto riferito dalla polizia, sarebbe caduta da un ponte pedonale al momento dell'esplosione. L'area interessata dalla duplice esplosione è anche rimasta al buio per un breve periodo di tempo. Ambulanze e vigili del fuoco si sono riversati nel luogo dell'esplosione e l'intera area è stata chiusa al traffico.
Il Ghana non è nuovo a tragedie simili: per una esplosione in una stazione di servizio nel 2015 i morti furono circa 150. Un'altra è avvenuta nella cittadina ghanese di Takoradi e provocò la morte di 6 pompieri; mentre lo scorso 26 settembre presero fuoco le cucine di un hotel di Accra e 4 persone persero la vita.