L'ultima giornata di consultazione è partita alle 10 di questa mattina con con il gruppo per le Autonomie del Senato che sottolinea di aver "avuto alcuni problemi sul tema dell'autonomia con il M5s, quindi Svp si asterrà nel voto di fiducia" qualora partisse il governo M5s-Pd. "Sarà una astensione benevola e dopo la nascita del governo valuteremo cosa fare", ha sottolineato il vicepresidente Dieter Steger, esponente della Svp al termine delle consultazioni. Alle 10.30 è toccato a Liberi e Uguali. "Preoccupazione" ma anche conferma della "disponibilità a verificare le condizioni per dare vita a un nuovo governo di svolta", ha sottolineato Federico Fornaro, per Leu Camera. Alla fine è toccato a Fratelli d'Italia. "Abbiamo ribadito una posizione chiara e semplice: per noi l'unico sbocco possibile della crisi è lo scioglimento immediato delle Camere e ritorno alle urne, anche ove M5s e Pd conferamassero la volontà di procedere in un patto delle poltrone. Il che è un inganno degli elettori", ha ribadito la leader FdI, Giorgia Meloni. "Inviteremo gli italiani in piazza Montecitorio nel giorno in cui si voterà la fiducia al governo M5s-Pd", ha annunciato alla fine la Meloni.