Catturato 'Rambo', torturatore e trafficante nigeriano. Le testimonianze

Catturato 'Rambo', torturatore e trafficante nigeriano. Le testimonianze

20 giugno 2017, 08:43
Catturato nel Cara di Capo Rizzuto il feroce  'Rambo', uno dei responsabili di torture e sevizie compiute in Libia all'interno della safe house di 'Alì il Libico', dove i migranti venivano segregati prima di intraprendere la traversata in mare per le coste italiane. Si tratta del nigeriano di 25 anni John Ogais, fermato dalla polizia di Agrigento a seguito di un'ordinanza emessa dalla Dda di Palermo. L'uomo, richiuso nel carcere di Catanzaro, è sospettato di far parte di un'associazione per delinquere di carattere trasnazionale per la tratta di persone, sequestro, violenza sessuale, omicidio aggravato e favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.  LE TESTIMONIANZE: Teste 1: "Durante la mia permanenza, all'interno di quel 'ghetto' da dove era impossibile uscire, ho sentito che l'uomo che si faceva chiamare Rambo ha ucciso un migrante. So che mio cugino ed altri hanno provato a scappare e che sono stati ripresi e ridotti in fin di vita, a causa delle sevizie cui sono stati poi sottoposti". Teste 2 : "Vi era un altro, tale Rambo, carceriere della Nigeria, che anche se non mi ha picchiato provvedeva a seviziare altri migranti. Le torture cui sono stato sottoposto sono innumerevoli. Per esempio sono stato torturato con i cavetti elettrici in tensione. Mi facevano mettere i piedi per terra dove precedentemente avevano versato dell'acqua, poi provvedevano ad azionare la corrente elettrica. Subivo delle scariche elettriche violentissime. Questo avveniva circa due volte alla settimana. Altre volte mi picchiavano, in varie parti del corpo, con dei tubi. A volte mi legavano le braccia e poi mi appendeva in aria, per picchiarmi ripetutamente e violentemente". Teste 3 : "Una volta, ho avuto modo di vedere che Rambo, il nigeriano, ha ucciso dopo averlo imbavagliato e torturato a lungo, un migrante nigeriano che si trovava lì con noi". Teste 4 : "Ho assistito personalmente al pestaggio sino alla morte di due persone, un nigeriano minorenne e un altro uomo, anch'esso nigeriano ucciso da Rambo davanti al fratello della vittima. Nello stesso momento dell'omicidio, Rambo minacciava armato di pistola, il fratello della vittima, di non raccontare nulla alla famiglia e di farsi mandare immediatamente i soldi. Aggiungo inoltre di avere assistito a diversi violenti pestaggi operati da Rambo nei confronti di migranti"