Un nuovo scandalo si addensa sull'Afd, il partito dell'ultradestra tedesca. A quanto scrive la Welt, ad una riunione della corrente "Der Fluegel" (l'Ala), che fa capo al capogruppo in Turingia Bjorn Hoecke, un gruppo di militanti ha cominciato ad intonare quella che era la prima strofa dell'inno nazionale tedesco, quel "Deutschland, Deutschland über alles" (la Germania sopra tutto) che è stata di fatto abolita dopo la fine della Seconda guerra mondiale perché identificata con gli orrori del Terzo Reich.
All'evento, in Baviera, era presente anche Hoecke, il quale, dopo aver tenuto un discorso, si è raccolto con un gruppo di 15 esponenti di primo piano dell'Afd, tra cui molti deputati regionali bavaresi, un deputato al Bundestag (Hansjoerg Mueller) e un candidato alle Europee (Bernhard Zimniok). A quel punto, diffusa con tanto di amplificatori, si sente la prima strofa dell'inno: alcuni dei presenti sul podio - come testimonia un video diffuso su Facebook - intonano le parole "incriminate", a tratti accompagnati dallo stesso Hoecke. Dopodiché la seconda e terza strofa vengono cantate senza base musicale, a quanto pare a causa di un guasto tecnico.
Dagli anni '50 in poi, viene cantata solo la terza strofa. La legge tedesca non proibisce l'esecuzione della prima e della seconda strofa (c'e' stata anche una sentenza della Corte costituzionale nel 1992), nell'ambito della libertà d'espressione artistica. Ma intonarle, in Germania, equivale comunque ad un'associazione evidente con l'ideologia del nazismo.
A detta dello storico tedesco Clemens Escher, cantare quella strofa a un evento pubblico di partito "vuol dire rompere intenzionalmente un tabù". Una presa di distanza è venuta da uno del leader dell'Afd Joerg Meuthen, secondo cui non è stata una "cosa intelligente da fare".