Risarcimento ai terremotati, il Governo risponde. Segui la diretta
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Risarcimento ai terremotati, il Governo risponde. Segui la diretta

La presidenza del Consiglio ha chiesto indietro i soldi ai terremotati dell'Aquila dopo che la sentenza di condanna di primo grado nel processo 'Grandi rischi' del 2012 è stata ribaltata in Appello nel 2014 e confermata dalla Cassazione.

Ma come si è arrivati a questo?

  • Il 22 ottobre 2012 il giudice monocratico del Tribunale, Marco Billi, condannò a sei anni di reclusione gli esperti della Commissione grandi rischi per omicidio colposo di 29 persone e lesioni di 4 e per aver dato false rassicurazioni alla popolazione il giorno prima del terremoto del 6 aprile 2009 che in totale causò la morte di 309 persone. Il tribunale dispose anche le pene accessorie dell'interdizione perpetua dai pubblici uffici e dell'interdizione legale durante l'esecuzione della pena e decise una provvisionale, l'anticipo del risarcimento per i danni subiti, di 7,8 milioni di euro in favore delle parti civili, i 55 parenti di 29 vittime del terremoto. (La lettera del governo richiede proprio la restituzione di questa provvisionale che ammonta, in media a circa 140mila euro. Ndr).
  • Il 10 novembre 2014 la Corte d'Appello assolve sei dei sette esperti dell'organo scientifico (Commissione Grandi Rischi). Resta la condanna a due anni di reclusione per Bernardo De Bernardinis, in qualità di vice capo settore tecnico operativo del Dipartimento nazionale della Protezione civile. L'ex vice di Guido Bertolaso è stato riconosciuto colpevole solo delle morti di alcune persone. E annulla anche tutte le pene accessorie.
  • Il 24 marzo 2016 la Cassazione ha confermato la sentenza e il 30 giugno la Presidenza del Consiglio ha messo in mora i parenti delle vittime, diffidandoli a restituire quanto incassato a titolo risarcitorio a seguito della condanna di primo grado.
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