Il voto in Olanda è il primo importante test elettorale di un 2017 nel quale l’Europa si gioca il suo futuro di fronte alla crescente marea euroscettica. I riflettori sono puntati sul candidato dell’ultradestra, Geert Wilders, che gli ultimi sondaggi danno in calo, mentre i liberali del premier Mark Rutte sarebbero in rimonta. La sfiducia nei partiti tradizionali, un quadro frammentato e il sistema di voto proporzionale, con una soglia di sbarramento pari ad appena lo 0,67%, rendono nondimeno la partita apertissima. Saranno però le elezioni in Francia del 23 aprile e del 7 maggio e le politiche in Germania del 22 settembre a far davvero comprendere quanto solide siano le chance dei nazionalisti di imporre al vecchio continente un’inversione a “U”. / Twitter
Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev - Agi