A sorpresa saranno l'outsider leader della della sinistra socialista, Benoit Hamon, ex ministro dell'Istruzione uscito dal governo dell'ex premier Manuel Valls (più moderato e considerato di 'destra' dai suoi rivali interni) nel 2014, e quest'ultimo a contendersi domenica prossima non solo la 'velleitaria' candidatura socialista all'Eliseo (23 aprile primo turno, 7 maggio il ballottaggio) ma lo stesso futuro del partito che fu di Francois Mitterand. Le chance che chi tra i due si aggiudicherà la candidatura socialista riesca a poi anche farsi eleggere all'Eliseo - avvelenato come un pozzo dal presidente uscente Francois Hollande, il piu' impopolare della V Repubblica - sono nulle. Non solo. Ci sono ottime chance che possa ripetersi una versione ancora peggiore per il Psf dell'incubo del 2002, quando l'allora premier Lionel Jospin fu eliminato al primo turno delle presidenziali dall'allora leader dell'estrema destra (Front National) Jean Marie Le Pen, fermato solo dall'unione di tutti i partiti sul nome del gollista Jacques Chirac. France2 Vista/Alexander Jakhnagiev - Agi