Rummenigge,"gioco modello Bayern, Milano tornera' grande"
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Rummenigge,"gioco modello Bayern, Milano tornera' grande"

Rummenigge,"gioco modello Bayern, Milano tornera' grande"

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(AGI) - Roma, 17 dic. - Tutti a scuola dal Bayern Monaco. Cisono anche il Real Madrid e il Barcellona, ma oltre al campo cisono anche i bilanci e probabilmente l'eccellenza e' li' aMonaco di Baviera. Alla guida del club piu' organizzato e piu'potente d'Europa c'e' Karl Heinz Rummenigge che, inun'intervista al Corriere della Sera, spiega i segreti delmodello Bayern. "Credo abbia ragione Moratti quando dice che laforza trainante di una societa' e' la squadra - dice l'exbomber dell'Inter - Sono convinto che l'elemento essenzialesiano i risultati sportivi. La svolta nella nostra storiarecente e' stata la rinuncia a cedere Ribery un anno dopo ilsuo arrivo. Nel 2008 abbiamo detto un no a un'offerta allaquale avrebbe risposto con un si' il 99% dei club europei. Sela squadra gira, se vince, se gioca bene, tutto diventa piu'semplice: i tifosi vengono allo stadio, i grandi giocatori sonocontenti di trasferirsi qui e gli sponsor sostengono il club,lasciando spazio agli investimenti. Per questo e' fondamentaleil ruolo dell'allenatore. I giocatori di qualita' sonoindispensabili, ma e' l'allenatore che riesce a trasformare laclasse dei singoli nella forza di una squadra". E sullapanchina dei campioni di Germania c'e' un certo Pep Guardiola."La sua forza e' quella di aver messo al centro di tutto ilgioco, il gioco e ancora il gioco. Il 5 ottobre 2013, aLeverkusen, il Bayern aveva giocato una grandissima partita, maalla fine avevamo raccolto soltanto un punto: 1-1. I giocatorierano arrabbiati, i dirigenti anche. Lui nello spogliatoio hadetto alla squadra: e' stato il miglior match giocato fin qui;avanti cosi', arriveremo molto in alto. E' stato il momentodecisivo della stagione". Rummenigge conosce il calcio italiano, nel 1984 lo presel'Inter e in Italia c'erano i migliori del mondo: da Maradona aPlatini, da Zico a Falcao. Adesso le cose sono drasticamentecambiate. "Si sentiva che il calcio in Italia era un fattoimportantissimo e che la gente era orgogliosa delle propriesquadre. Io avevo richieste da Real e Barcellona e anche daaltri club europei, ma ho scelto l'Italia e l'Inter e non misono mai pentito. Anzi. Sono stati tre anni magnifici, per me eper tutta la mia famiglia, anche se purtroppo non si e' vinto,perche' ci e' mancata anche un po' di fortuna. Con un po' dipazienza Inter e Milan torneranno in alto.Ora si tratta diricostruire, servono calma e idee chiare. Sono cambiati itempi. L'Italia si sta muovendo per migliorare la strutturaorganizzativa del calcio e si vede: c'e' la volonta' dicrescere e di costruire". "Il Bayern, ad esempio - continua Rummenigge - e' formatodaalcuni grandi campioni acquistati anno dopo anno, perche' unclub vincente non lo si costruisce in un'estate sola e da ungrande numero di giocatori del vivaio da Lahm a Schweinsteiger,da Alaba a Muller. Forse ci vorrebbe piu' aiuto da parte deiComuni, per facilitare la costruzione degli stadi diproprieta'. Non e' bello vedere impianti vecchi e mezzi vuoti". .
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