Roma 2024, la rabbia di Malago' "solo demagogia e populismo"

Roma 2024, la rabbia di Malago' "solo demagogia e populismo"
Giovanni Malago' (Agf) 

Roma - "E' tutto pretestuoso, era tutto gia' scritto, ne fanno una questione di principio, e' solo demagogia e populismo". Il presidente del Coni, Giovanni Malago', esprime tutta la sua amarezza per il 'no' alla candidatura di Roma alle Olimpiadi 2024 annunciata oggi da Virginia Raggi."Adesso la sindaca e il vice sindaco dovranno motivare la loro decisione con un atto formale in Giunta e in Consiglio comunale, con una delibera che da' discontinuita' ad un atto precedente di cui si prendono la responsabilita', spero solo - aggiunge in maniera polemica - che non tirino piu' fuori quella motivazione sulle citta' che hanno rinunciato ad ospitare le Olimpiadi. Quella e' una bufala che hanno letto su Wikipedia. Si informassero prima di parlare - continua Malago' - si parla di Amburgo e di Boston, citta' che non sono mai state candidate, come si parla di Madrid, candidata quattro volto, che non si e' mai ritirata".

Malago', parlando davanti ai giornalisti nel Salone d'onore del Coni, continua poi il suo attacco alla Raggi. "Dire che Roma paga ancora i debiti delle Olimpiadi del '60 e' una falsita'. Io, che sono una persona seria, ho chiamato personalmente la commissaria del debito del Comune di Roma Silvia Scozzese per avere delucidazioni in merito e, questa, dopo un'accurata ricerca, ha confermato che si tratta di una falsita' assoluta: i due miliardi di euro di debito di Roma - spiega ancora il presidente del Coni - sono debiti commerciali che vanno dalle spese per lo SDO a tutta una serie di contenziosi. Il debito relativo a Roma 1960 ammonta a poche centinaia di migliaia di euro, relative agli espropri delle case al villaggio olimpico.Si tratta, dunque - conclude con veemenza - solo di demagogia e populismo". Malago', che oggi ha aspettato il sindaco Virginia Raggi per quasi un'ora in Campidoglio, insieme al presidente del Comitato paralimpico, Luca Pancalli, prima di andare via, constatando "la scienza di volonta' di un confronto reale", sottolinea che il primo cittadino del Movimento 5 Stelle e il suo entourage si sono comportati con lui e i suoi colleghi in maniera contraria a quelle che sono i principi del Movimento: "abbiamo chiesto la diretta streaming la diretta per l'incontro 'tecnico' che c'e' stato ieri in Campidoglio e ci e' stato negato cosi' come per quello di oggi dai paladini della trasparenza. In realta' - aggiunge Malago' - anche loro, come noi, hanno i sondaggi e sanno bene che gli ultimi dati dicono che l'85% dei romani e a favore di Roma 2024, soprattutto nelle periferie dove la Raggi ha vinto. Quello che dobbiamo constatare - prosegue - e' che non esiste alcuna alternativa o alcun progetto per dare occupazione soprattutto ai giovani e questa era l'occasione piu' grande che ci potesse capitare, non per niente non c'e' movimento ambientalista o sigla sindacale che non fosse stata a favore. Era l'occasione - spiega ancora - per dimostrare che c'e' la possibilita' di sistemare quelle cose che non si risolvono se non interveniamo con un progetto come quello della candidatura".

Secondo il massimo esponente istituzionale dello sport in Italia, con questa decisione della Raggi l'Italia subisce un colpo di immagine durissimo: "qui la nostra credibilita' viene meno, dopo due anni che le nostre istituzioni chiedono la fiducia e portano avanti questo progetto a livello mondiale, e' sbagliato e dannoso dire: non se ne fa niente". Nella sua lunga arringa, Malago' sottolinea che "la candidatura di Roma e' stata la prima in cento anni di vita del Coni ad essere stata votata all'unanimita', ad aver avuto il sostegno fortissimo dell'assemblea capitolina, della Regione, del governo italiano e l'endorcement della Presidenza della Repubblica con il presidente Mattarella che si e' speso moltissimo". (AGI)