"The greatest", Bolt saluta i Giochi con tripla tripletta
Con la 4x100 vince il nono oro olimpico ed entra nella storia

Rio de Janeiro - "I'm the greatest", sono il migliore. Lo dice lui stesso dopo aver centrato il nono oro olimpico consecutivo, il terzo nella staffetta 4x100 con la nazionale giamaicana. Usain Bolt entra nella storia a cinque cerchi, centrando un'impresa inedita. Nove ori consecutivi, tre per ogni olimpiade nei 100 piani, nei 200 e nei 4x100. Il famoso "triple triple", "triple treble" o "tripla tripletta": si puo' chiamarlo in molti modi, ma la grandezza del risultato non diminuisce.
Bolt saluta i Giochi senza aver mai perso una finale olimpica a cui abbia preso parte: "E' triste lasciare, ma sono molto felice e soddisfatto perche' sono riuscito a raggiungere la meta prefissata. Sono sollevato e orgoglioso, tutto e' diventato realta'. Sono il piu' grande della storia", ha detto dopo aver corso in 37.27 i 4x100 al fianco dei compagni Asafa Powell, Yohan Blake e Nickel Ashemeade. Il percorso olimpico di Bolt comincia nel 2004, quando non va oltre le batterie dei 200, e termina nel 2016, poco prima di compiere i 30 anni il 21 agosto. A Tokyo ne avrebbe 34, forse troppi per chiudere in bellezza. E quindi le sue previsioni non vanno oltre i Mondiali di Londra del 2017: "Correro' i 100 e i 4x100, vediamo se il mio allenatore mi convincera' a correre anche i 200". Rio de Janeiro e' stato il palco ideale per l'addio: pubblico caloroso, affetto e musica.Bolt improvvisa una jam e il pubblico va in delirio, s'avvolge nella bandiera verde-oro e lo Stadio Olimpico impazzisce. E' tutto perfetto. "Devo ringraziare i brasiliani. Mi hanno adottato in questi giorni, l'affetto e l'energia sono stati incredibili". Bolt ha vinto i 100 in 9.81 e i 200 in 19.78, senza stabilire nessun nuovo record mondiale. Sfida gia' lanciata a se stesso per Londra per superare i suoi limiti. Proprio come "Muhammad Ali e Pele'", le leggende che Bolt vorrebbe eguagliare nella storia. (AGI)