Slitta a settembre l'arbitrato su Sharapova, out alle Olimpiadi
Il Tas ha reso noto che la decisione sul caso sarà annunciata il 19 Settembre
Roma - Maria Sharapova puo' mettersi il cuore in pace: non potra' partecipare ai Giochi di Rio de Janeiro. La decisione del Tribunale Arbitrale dello Sport sul ricorso della tennista russa contro la squalifica di due anni per doping (meldonium), comminatale l'8 giugno dalla Federazione Internazionale Tennis (Itf), e' stata infatti rinviata a settembre, come annuncia un comunicato dello stesso tribunale che ha sede a Losanna. Il Tas doveva inizialmente pronunciarsi prima del 18 luglio sul caso della 29enne siberiana, che aveva domandato di vedere cancellata o ridotta la sanzione proprio per poter essere presente alle Olimpiadi brasiliane (5-21 agosto) per le quali era stata comunque selezionata dalla Federazione del suo Paese. "Su richiesta delle parti, che desideravano beneficiare di piu' tempo per portare elementi in grado di rispondere alle varie questioni, le parti hanno convenuto di non accelerare l'appello. Una decisione e' attesa prima del 19 settembre", si legge nella nota del Tas.Sharapova, cinque volte vincitrice di uno Slam, ha ammesso di essere risultata positiva per meldonium, sostanza che e' stata aggiunta dall'Agenzia mondiale antidoping (Wada) alla sua lista di sostanze vietate dal primo gennaio 2016, a un controllo effettuato durante gli ultimi Australian Open. 'Masha', all'epoca numero 7 della classifica mondiale, era stata sospesa dalla partecipazione a tutti i tornei dal 12 marzo in attesa appunto di provvedimenti da parte della Itf. La Wada ritiene che il farmaco sia un modulatore metabolico che aumenta la resistenza degli atleti e riduce il tempo di riabilitazione dopo gli infortuni. (AGI)