Esordio brillante del Setterosa in attesa che tocchi a Federica
Le ragazze della pallanuoto brillano nella prima: 9-3 al Brasile

Roma - Un'attesa lunga 24 ore per la "divina" dell'Italnuoto. Federica Pellegrini conquista nella notte tra lunedì e martedì nella finale dei 200 stile libero che si disputerà, infatti, alle 3:19 del mattino di mercoledì. La campionessa azzurra stacca il terzo tempo assoluto (1'55"42) alle spalle delle due grandi favorite, la svedese Sarah Sjostrom e la statunitense Katie Ledecky. "Sono contenta, volevo arrivare terza nella mia batteria che sapevo essere la più veloce - racconta la 28enne di Spinea -. Pensavo che la Ledecky e la Sjostrom partissero più forte e che le avrei viste soltanto all'arrivo, sono rimasta un pò sorpresa, ma penso che lo faranno in finale: il primo posto se lo giocheranno loro due". Primatista mondiale dei 200 sl, Federica sembra rassegnata a un ruolo da comprimaria ma, almeno in apparenza, mostra una serenità rara. "Sarà una delle finali più veloci nella storia dei 200 sl e sono contenta di esserci anch'io. Il podio? Non lo dirò mai per quanto sono scaramantica, di sicuro sarà una gara molto veloce anche dietro e cercherò di lottare fino alla fine, poi quello che succede, succede".
In attesa di fare il tifo per la Federica nazionale, la quarta giornata di Rio2016 fa registrare il positivo esordio del Setterosa nel torneo femminile di pallanuoto. Contro le beniamine di casa, dopo una partenza a rilento, le azzurre di Fabio Conti prendono in mano la gara e la chiudono già nel terzo quarto, col 9-3 finale che rappresenta una bella iniezione di fiducia in vista degli impegni più probanti contro Australia (giovedì) e Russia (sabato). Buone notizie arrivano anche dal canottaggio, con tre imbarcazioni italiane in finale (due senza e doppio senior, quattro senza pesi leggeri maschili). Il due senza di Giovanni Abagnale e Marco Di Costanzo ai aggiudica la propria semifinale; mentre il doppio di Francesco Fossi e Romano Battisti chiude al secondo posto a soli 63 centesimi dai fortissimi lituani vicecampioni del mondo 2015. Successo in semifinale anche per il quattro senza di Stefano Oppo, Martino Goretti, Livio La Padula e Pietro Willy Ruta, davanti a Francia e Nuova Zelanda, vincitrice quest'anno di due prove di Coppa del Mondo.
Nessun azzurro, invece, va oltre gli ottavi di finale della prova individuale di spada maschile. L'unico a superare il tabellone dei 32 è stato Enrico Garozzo: il siciliano, fratello di Daniele, oro nel fioretto, dopo aver vinto l'assalto d'esordio contro il sudcoreano Jinsun Jung per 15-11, si è arreso ad un altro sudcoreano, Kyoung-Doo Park, per 15-12. Si erano fermati subito, invece, sia Paolo Pizzo che Marco Fichera. Il campione del mondo del 2011 è uscito sconfitto per 15-11 dall'assalto contro lo svizzero Max Heinzer, mentre l'esordiente Marco Fichera è stato battuto col punteggio di 15-8 dal giapponese Kazuyasu Minobe. Fuori anche Sara Errani e Andreas. Sul cemento di Rio, la romagnola è stata eliminata agli ottavi di finale del singolare femminile, superata in due set dalla russa Daria Kasatkina, col punteggio di 7-5 6-2. Nulla da fare anche per l'altoatesino, ko al secondo turno del singolo maschile contro Rafa Nadal (6-3 6-3). E prima della finale della sua Fede, male Filippo Magnini solo sesto nella 5a batteria 5 dei 100 sl con 49"40. Luca Dotto, invece, con il 10' tempo complessivo in 48"47 passa in semifinale. Alessia Polieri conclude la batteria dei 200 farfalla con il 15' tempo complessivo (2'08"95), Stefania Pirozzi, invece, chiude 17a (2'09"40). Luca Pizzini si qualifica con il sedicesimo tempo (2'11"26) alla semifinale dei 200 rana. La staffetta 4x200 stile libero composta da Marco Belotti, Andrea Mitchell D'Arrigo, Alex Di Giorgio e Gabriele Detti resta fuori dalla semifinale per 4 centesimi. Gli azzurri chiudono con il nono tempo complessivo (7'09"20). Tornano a casa anche due pugili azzurri. Si ferma agli ottavi la corsa di Carmine Tommasone nei 60 Kg, battuto ai punti dal tre volte campione del mondo, il cubano Lazaro Jorge Alvarez.Nonostante l'approdo agli ottavi tra i 69 chilogrammi, Vincenzo Mangiacapre è costretto a lasciare anzitempo Rio de Janeiro. Il pugile campano, nel match vinto 2-1 contro il messicano Juan Pablo Romero, ha rimediato una frattura allo zigomo e mercoledì lascerà il Brasile per fare rientro in Italia. (AGI)