R io de Janeiro - "Ho fatto questo viaggio per gareggiare, spero. Sono abbastanza in forma nonostante l'ultimo periodo non sia stato facile e adesso vedremo domani cosa si decidera' sul mio caso". A dirlo, ai microfoni di Premium Sport, e' Alex Schwazer, sbarcato a Rio de Janeiro in attesa di sapere se potra' o meno partecipare ai Giochi. Al momento il marciatore azzurro e' sospeso in via cautelare dalla Iaaf per la positivita' a un controllo anti-doping del 1 gennaio 2016 (con presenza di steroidi). "Ho portato tutto per stare qui piu' di tre giorni. Sono qua con il mio allenatore, non sono solo - aggiunge Schwazer che attende l'udienza del Tas in programma domani all'hotel Windsor Oceanic di Rio -. In questi anni ci ho messo tantissimo a tornare e a riprendermi, ho faticato tutti i giorni e io sono qua per gareggiare perche' e' giusto che io gareggi. Io sono pulito".
"Nessuna gara, i test fatti da Alex Schwazer sia nel settembre 2015 a Tagliaccozzo che quello del marzo 2016 sulle strade in mezzo al traffico a Roma, non erano gare e soprattutto nel pieno rispetto delle norme antidoping in accordo con la Procura Antidoping. Non capisco perche' questi esposti debbano avere un seguito nelle istituzioni. Ad Alex hanno ostacolato in tutti i modi questa partecipazione a Rio e, come si sta vedendo, lo stanno facendo". Cosi' all'AGI, Sandro Donati, allenatore di Alex Schwazer al suo arrivo in albergo a Rio de Janeiro circa le accuse avanzate per quelle due verifiche inufficiali fatte nei mesi scorsi dal suo allievo. (AGI)