M osca - Dietrofront del Comitato Olimpico Internazionale. Secondo quanto riporta l'agenzia di stampa Tass, i quindici membri del Comitato Esecutivo del Cio hanno deciso di consentire alla Russia di partecipare alle Olimpiadi di Rio de Janeiro (5-21 agosto 2016). Il Cio lascia alle varie federazioni internazionali, come ad esempio quella d'atletica (Iaaf), di 'pescare' caso per caso gli atleti ritenuti idonei. Giovedi' scorso il Tas di Losanna aveva respinto il ricorso di 68 atleti russi che avevano fatto domanda per partecipare agli imminenti Giochi brasiliani nonostante la sospensione della federatletica russa per mano della Iaaf, in seguito allo scandalo doping. Il giorno prima, mercoledi', il Comitato Olimpico Russo (Roc) aveva presentato un elenco di 387 atleti, di 30 discipline sportive, scelti per l'appuntamento a cinque cerchi.
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"Gli atleti russi delle 28 discipline olimpiche", sottolinea il Cio in un comunicato, "devono farsi carico delle conseguenze della responsabilita' collettiva del loro Paese e non puo' loro essere applicata la presunzione di innocenza". D'altro canto, prosegue la nota, "la giustizia individuale deve essere applicata e ogni atleta deve poter provare che la responsabilita' collettiva non deve essere applicata nel suo caso"
Per questo il Cio ha deciso che il Comitato olimpico russo, "contro il quale non esiste alcuna prova nel rapporto" McLaren sul doping di Stato, non potra' selezionare per Rio alcun atleta che sia gia' stato sospeso per doping nel corso della sua carriera. Inoltre, i selezionati dovranno essere stati sottoposti a test antidoping da agenzie diverse da quelle operanti in Russia.
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In base a questi criteri, ad esempio, restera' fuori dai Giochi, Yulia Stepanova, l'ottocentista che per prima ha denunciato il sistema di doping in Russia e che per questo era stata ammessa a Rio dalla Iaaf, la Federazione internazionale di atletica leggera. L'atleta e' stata infatti sospesa per doping tra il 2011 e il 2013 a causa di alcune irregolarita' sul suo passaporto biologico. (AGI)