R io de Janeiro - L'Agenzia Internazionale Antidoping (Wada, World Anti-Doping Agency) ha accreditato nuovamente il laboratorio di Rio de Janeiro. Le analisi di sangue e urine non dovranno essere trasportate in strutture estere e sara' possibile avere i risultati dei test olimpici in poche ore. L'impianto, situato all'interno dell'Universita' Federale, era stato sospeso provvisoriamente il 24 giugno poiche' "non conforme agli standard" previsti (Isl, International Standard for Laboratories). "Tutte le parti in causa hanno lavorato diligentemente per risolvere le questioni identificate, affinche' il laboratorio potesse funzionare di forma ottimale per i Giochi Olimpici e Paralimpici.
Gli atleti possono confidare che la raccolta dei campioni per le analisi antidoping e' stata robusta nel periodo di sospensione e continuera' uguale nel corso dei Giochi", ha dichiarato Olivier Nigli, direttore generale della Wada. La sanzione era stata presa in seguito a un errore considerato grave fra gli esami sottoposti. Il laboratorio si era giustificato, imputando l'inadempienza a un nuovo apparecchio installato nella struttura, costata complessivamente 190 milioni di reais (circa 52 milioni di euro). La decisione della Wada aveva causato la sostituzione del responsabile dell'Abcd, l'Agenzia brasiliana antidoping. Marco Aurelio Klein, uomo del precedente governo, aveva lasciato l'incarico nelle mani di Rogerio Sampaio, judoka oro a Barcellona '92 e uomo di fiducia del nuovo ministro dello Sport, Leonardo Picciani. La notizia e' stata accolta con soddisfazione dall'agenzia nazionale: "La conferma del laboratorio come istituzione responsabile per la realizzazione dei test rafforza la fiducia del ministero dello Sport nei confronti del lavoro svolto dall'Lbcd (Laboratorio Brasileiro de Controle de Dopagem, ndr), con piu' di 2500 test effettuati dall'inaugurazione".