La rivolta delle federazioni russe contro le esclusioni dai campionati

La rivolta delle federazioni russe contro le esclusioni dai campionati

A seguito dell'invasione militare russa in Ucraina, il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) ha raccomandato alle federazioni internazionali che gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia siano esclusi dalle competizioni internazionali

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© FLORIAN CHOBLET / AFP   - Gli atleti russi alla cerimonia di chiusura delle Olimpiadi invernali di PyeongChang 2018  

AGI - Più di 50 federazioni nazionali russe intendono presentare ricorso presso il Tribunale Arbitrale dello Sport di Losanna (Tas) contro il divieto imposto agli atleti russi di partecipare a gare e tornei internazionali. A renderlo noto il ministro dello sport russo Oleg Matytsin affermando che "l'azione legale è un lavoro di collaborazione con il coinvolgimento di oltre 50 federazioni".

A seguito dell'invasione militare russa in Ucraina, il Comitato Olimpico Internazionale (Cio) ha raccomandato alle federazioni internazionali che gli atleti provenienti da Russia e Bielorussia siano esclusi dalle competizioni internazionali. La prima federazione russa a presentare ricorso al Tas per riammettere le squadre nazionali e di club in ambito Fifa e Uefa era stata quella di calcio ma l'organo di giustizia sportivo internazionale ha respinto il ricorso.

Tutte le 40 federazioni internazionali olimpiche hanno bandito le bandiere russa e bielorussa e solo una piccola minoranza, che include la Federazione internazionale di judo, consente agli atleti di competere come neutrali.