L'Inter su Twitter ha scritto un messaggio molto chiaro sulla vicenda Koulibaly
Il messaggio chiaro rivolto a chi ha fatto i cori contro il difensore napoletano: "chi discrimina non è con noi"

Sul proprio account ufficiale, la società dell'Inter ha preso posizione sui cori contro Kalidou Koulibaly nella partita di ieri sera a Milano, vinta dall'Inter per uno a zero sul Napoli proprio dopo l'espulsione del giocatore senegalese, che ha perso la pazienza dopo aver subito per tutta la partita cori razzisti contro di lui. "Dal 9 marzo 1908 Inter vuol dire integrazione, innovazione e futuro.
La storia di Milano è fatta di accoglienza, e assieme alla nostra città lottiamo per un futuro senza discriminazioni. Chi non comprende la nostra storia, questa storia, non è con noi", scrive la società, che inserisce nel tweet una foto di Icardi mentre abbraccia il difensore del Napoli.
Un messaggio chiaro, una presa di distanza netta dai tifosi della squadra milanese che hanno insultato il giocatore avversario per il colore della sua pelle, che semplicemente non dovrebbero considerarsi tifosi interisti. Il messaggio è stato accompagnato dagli hashtag "#BrothersOfTheWorld #FCIM".
Dal 9 marzo 1908 Inter vuol dire integrazione, innovazione e futuro.
— Inter (@Inter) 27 dicembre 2018
La storia di Milano è fatta di accoglienza, e assieme alla nostra città lottiamo per un futuro senza discriminazioni.
Chi non comprende la nostra storia, questa storia, non è con noi.#BrothersOfTheWorld #FCIM pic.twitter.com/ENYmXqDv62
Il tweet è il terzo della giornata, qualche ora dopo il primo, in cui l'account augurava a tutti un buon risveglio dopo la vittoria del giorno precedente.
Proprio questo tweet è stato oggetto di polemiche, molti hanno stigmatizzato la scelta di comunicazione della società, considerati sia i fatti di Koulibaly, ma soprattutto la morte del tifoso interista ieri sera fuori dallo stadio Meazza di Milano.
GRANDE risposta da un GRANDE Club. Chapeau
— paolo (@thebabyscreams) 27 dicembre 2018
Se avete correzioni, suggerimenti o commenti scrivete a dir@agi.it