Hamilton in Germania fa poker e fuga. E Red Bull scavalca Ferrari

Hamilton in Germania fa poker e fuga. E Red Bull scavalca Ferrari
Lewis Hamilton, Mercedes (afp) 

Hockenheim  - Quarta vittoria consecutiva, la sesta nelle ultime sette gare, la 49esima in carriera (a meno 2 da Alain Prost). E ancora: 217 punti in classifica, 19 in più di Nico Rosberg (due mesi e mezzo fa erano 43 in meno). Insomma, dal successo di Montecarlo, datato 29 maggio, a oggi, Lewis Hamilton ha sbagliato poco o nulla: soltanto nel weekend di Baku qualche incertezza e un quinto posto finale, per il resto percorso netto.

Che estate, quella del fuoriclasse della Mercedes. Ed è quasi un peccato per lui che arrivi questa lunga pausa prima del Gp di Spa, in Belgio. Anche perché, di contro, c'è un Rosberg in chiara difficoltà: come successo in Ungheria, dopo qualifiche perfette e conquista della pole, il tedesco si scioglie in partenza e arranca. Ma se a Budapest, nonostante il sorpasso iridato, era riuscito almeno a conquistare il secondo posto, sul circuito di casa scivola in quarta posizione, non trova mai il ritmo giusto e chiude dietro le Red Bull di Daniel Ricciardo e Max Verstappen, vedendo il compagno di squadra volare sempre più in testa al Mondiale.

Nella fiera dei delusi c'è spazio anche per le Ferrari. Dopo libere abbastanza incoraggianti, almeno in ottica podio, sono emerse nuove difficoltà e neanche il passo gara è stato all'altezza delle attese. Sebastian Vettel quinto, Kimi Raikkonen sesto. "Era il massimo che potessimo fare", dicono in coro. Le vacanze forse cadono al momento giusto anche perché, dopo l'addio di James Allison, il nuovo dt Mattia Binotto avrà la possibilità di lavorare con maggiore calma per presentarsi con rinnovate ambizioni in Belgio e al successivo Gp d'Italia. Intanto, però, l'amara realtà dice che la Ferrari è terza in classifica costruttori, scavalcata da una Red Bull in sensibile miglioramento.

A Hockenheim si è deciso praticamente tutto alla partenza. Complicata quella di Rosberg, scavalcato anche da Verstappen e Ricciardo, perfetta quella di Hamilton, con le Ferrari a scambiarsi le posizioni. Ancor più che a Budapest, Hamilton ha fatto subito il vuoto, mentre le Red Bull hanno tenuto un buon passo e Rosberg, dopo un tentativo di reazione, si è dovuto arrendere alla decisione dei commissari che gli hanno inflitto 5 secondi di penalità per una presunta manovra irregolare ai danni di Verstappen. Dubbi, ma Rosberg non è riuscito a rendersi competitivo per il podio assumendosi in pieno le responsabilità. Pomeriggio durissimo per lui, pomeriggio anonimo per le Ferrari.

Il tutto mentre Hamilton stravinceva e le Red Bull si esaltavano per il doppio podio. Nico Hulkenberg con un bel finale ha portato la Force India al settimo posto, a seguire - tutti a un giro - Jenson Button (McLaren), Valtteri Bottas (Williams) e l'altra Force India di Sergio Perez, che ha strappato a Fernando Alonso, superato poi nel finale anche da Esteban Gutierrez, il punticino che offre il decimo posto. Giornata storta per i brasiliani: Felipe Massa su Williams e Felipe Nasr su Sauber sono stati costretti al ritiro per problemi meccanici. (AGI)