Calcio: Parma. Donadoni, in campo con dignita'
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Calcio: Parma. Donadoni, in campo con dignita'

Calcio: Parma. Donadoni, in campo con dignita'

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(AGI) - Parma, 7 mar. - "Non sono i soldi che ci interessano,anche se con i soldi qualcuno ci mangia, poi se uno ha setteFerrari vuol dire che lavora e i soldi se li guadagna. Chiriduce tutto al discorso economico non ha recepito nulla diquanto e' stato detto". Cosi' Roberto Donadoni alla vigilia delmatch con l'Atalanta. Il Parma torna a giocare, ma lasituazione resta difficilissima. I crociati hanno deciso ieri,dopo l'incontro con la Figc, la Lega e l'Aia, di tornare incampo. "Non si e' deciso cosi' perche' sono arrivati i soldi,ma perche' ieri c'e' stato un colloquio importante con ilpresidente Tavecchio che ci ha detto cose importanti che cihanno fatto piacere, abbiamo chiesto garanzie e ci ha detto cheprovera' a portare avanti le nostre richieste - ha spiegatoDonadoni -. Perche' se siamo arrivati a questo punto significache qualcosa non funziona e chi evidenzia solo il discorsoeconomico non ha capito nulla. Vogliamo cambiamenti affinche'quel che e' successo al Parma non accada ancora. Perorganizzare situazioni efficaci servira' del tempo. E' logicoche questa sia solo una toppa. Si sa che diverse societa' diserie A sono indebitate per diversi milioni di euro. Ci vorra'tempo per sanare questa situazione, 4-5 anni, ma vanno messidei paletti, delle regole. Che vanno rispettate e non aggirate,perche' questo porta alla situazione attuale". Tornare in campo non sara' facile. "Da allenatoresottolineo che questa a una squadra che giorno dopo giornonegli ultimi due mesi ha avuto una caduta importante dovuta aqueste problematiche"."Non si tratta di mettere in campoautomi, parliamo di persone - ha proseguito Donadoni -. Quelche e' successo in questi mesi ha fatto si' che siamo indifficolta', c'e' una componente psicologica che influisce. Sei giocatori hanno fatto questa scelta, significa che sono ingrado di scendere in campo. Dal punto di vista mentale, dopodue mesi duri, dovremo essere forti e cercare di combattere.Vogliamo arrivare alla fine del campionato con la dignita' chequesta squadra ha dimostrato fino ad oggi".C'e' chi ritiene chela squadra non dovrebbe scendere in campo."Come ho gia' detto aqualcuno di loro ieri sera e ribadito oggi, non sono i soldi, i5 o 10 o i 15 milioni. Non e' quello che ci fa decidere digiocare o no. Noi ci alleniamo durante la settimana perche'vogliamo scendere in campo la domenica, non raccoglieremargherite. Domani giocheremo ancora gratis. Cosi' come lasettimana dopo, finche' non sara' dichiarata fallita questasocieta'. A meno che il presidente attuale che e' Manenti nondecida di fare qualcosa. Ma e' una scelta la nostra che abbiamofatto perche' dopo l'incontro con Tavecchio di ieri crediamo cisiano i margini perche' le cose possano andare verso la giustadirezione". (AGI).
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